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Bulgaria, curiosità su Sofia che forse non conosci

Città vivace e moderna, la capitale bulgara svela notizie curiose

Piazza del Parlamento
©iStockphoto
Piazza del Parlamento di Sofia, Bulgaria
La capitale della Bulgaria si riscatta dal suo grigio passato e si offre con un aspetto giovane e moderno. E’ il massimo centro culturale di tutto il paese ed annovera la presenza dell’Università e dell’Accademie delle Scienze. Quello che colpisce il visitatore è la sua storia millenaria che si rispecchia nelle sue architetture e nei monumenti. 

L’aeroporto internazionale dista appena 6 chilometri dalla città e dispone di due Terminal, di cui il primo dedicato alle compagnie Low Cost. Con la metropolitana si arriva in meno di venti minuti dall’aeroporto al centro e alle zone residenziali.
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I taxi sono piuttosto economici ma bisogna prestare attenzione ai tassisti illegali che chiedono di più.

Il nome attuale di Sofia è il sesto. Il primo insediamento fu opera dei Serdi che vi si stanziarono circa due millenni prima di Cristo e la città venne chiamata Serdica. Sotto l’impero di Traiano, tra il 98 e il 117 d. C, fu ribattezzata Ulpia Serdica. Nell’809 cambiò il nome in Sedrets sotto il bulgaro Krum. Durante l’impero bizantino diventò invece Triaditsa. Tornò poi bulgara chiamandosi Sredrec Il nome Sofia è arriva nel 1300 prima dell’arrivo degli Ottomani. 

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In Bulgaria la religione più praticata è il cristianesimo ortodosso, seguita dall’islam, dal cristianesimo cattolico e dall’ebraismo. A Sofia, visitando il centro, si possono vedere vicine la moschea Banya Bashi, la sinagoga, la Chiesa di Santa Domenica e la Cattedrale di San Giuseppe.

La Chiesa di Bojana, che all’esterno non ha nulla di particolare, custodisce al suo interno un vero tesoro: tutte le pareti sono completamente ricoperte da un ciclo di affreschi realizzati a partire dal 1259, ovvero diversi anni prima del Rinascimento italiano. Ciò che colpisce è la vivacità espressiva e la naturalezza dei volti raffigurati. 

La statua di Santa Sofia che rappresenta la bellissima donna posta all’incrocio tra bulevard Knyaginya e bulevard Todor Alexandrov è stata costruita nel 2001 da Georgi Chapkanov per sostituire la statua di Stalin posta nello stesso punto. L’idea era di rappresentare Santa Sofia, ma in realtà la città non prende il nome dalla santa. Piuttosto lo deve alla parola greca “sapienza”. Inoltre la donna ha forme piuttosto audaci per essere quelle di una santa, e tiene in mano un gufo e una corona d’alloro, due simboli pagani che esulano dal significato che si voleva dare alla statua. In molti vedono la rappresentazione della statua non come Santa Sofia ma come una donna che simboleggia la bellezza della città e il gufo la vittoria contro la malasorte. 

Qualche anno fa il monumento dedicato ai soldati dell’Armata Rossa venne ridipinto in maniera goliardica trasformando i tetri militari in colorati e ironici supereroi americani, con Superman al centro accanto a Babbo Natale, Roland Mc Donald, Joker, Wolwerine. Una creazione di street art particolarmente geniale e provocatoria.
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