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Amsterdam apertura Van Gogh Museum eventi 2013

Amsterdam da Van Gogh ad Anna Frank

48 ORE - Il primo maggio riapre il Van Gogh Museum con una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al celebre pittore. Le cose da non perdere per un weekend primaverile nella capitale olandese

Best in Travel 2013 - Amsterdam
Courtesy of ©Shutterstock
Lo spirito tollerante e liberale di Amsterdam caratterizza soprattutto il famoso quartiere a luci rosse e i coffeshop, presi d’assalto dai turisti di tutto il mondo. Ma molti apprezzano anche la cultura e l’arte della bella capitale olandese, oltre al divertimento più sfrenato. E proprio i musei sono una delle principali attrazioni che assolutamente non possono mancare durante un weekend olandese.

Si può incominciare la mattina dal Van Gogh Museum, che riapre il 1 maggio dopo i recenti lavori di ristrutturazione durante i quali la collezione  è stata ospitata presso l’Hermitage. Con l’occasione si può ammirare anche la mostra Van Gogh all’Opera, che permette di osservare da vicino lo sviluppo artistico del grande pittore: si analizzano le opere mettendo in luce i materiali utilizzati, le condizioni di lavoro, i motivi di ispirazione, gli artisti con i quali Van Gogh si confrontava e dove si riforniva per reperire il materiale. Sono inoltre esposti disegni su carta, lettere e oggetti personali dell’artista come i suoi taccuini.

Altre imperdibili tappe artistiche sono il Rijksmuseum, il più grande museo d'Olanda, che si propone con un’estesa panoramica sull'arte olandese, dalle prime pale medievali ai capolavori del Secolo d'Oro, e lo Stedelijk Museum, il museo di arte moderna e contemporanea con opere che vanno dal 1850 ai giorni nostri. Una meritata pausa pranzo si può effettuare al Solo Eten en Drinken (Van Baerlestraat 37), che propone piatti olandesi, ottima carne e menu dello chef a sorpresa ad ottimi prezzi.

Pomeriggio dedicato a Piazza Dam, il cuore pulsante della città. E’ dominata dal Palazzo Reale, una volta sede del Municipio e oggi residenza dei regnanti, e dalla Chiesa Nuova, dal 1841 sede delle incoronazioni, dove oggi si svolgono manifestazioni culturali Opposto al Palazzo Reale svetta il Nationaal Monument, obelisco di pietra alto 22 metri e dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale. Oltre a caffè, hotel e negozi a Piazza Dam si trova anche il simpatico museo di Madame Tussauds, il celebre museo delle cere.

Per la sera tappa d’obbligo è Leidseplein, uno dei centri deputati al divertimento e alla vita notturna: l’area attorno a questa piazza pullula di café, pub, club, coffeeshops, ristoranti di ogni genere, hotel come il famoso American Hotel, costruito nel 1902 in stile Art Decò, che ospita al piano terra il Café Americani, uno dei più eleganti della città; teatri tra cui l’importante Stadsschouwburg che si affaccia proprio sulla piazza;  cinema e centri culturali. Durante la bella stagione la piazza è animata da musicisti e artisti di strada, che si possono ammirare anche dai tavolini dei vari cafè: il Bulldog, l’Heineken Cafè, l’Eat at Joe’s sono alcuni dei più famosi.

Passando a Leidsesraat, la via pedonale e per i tram che attraversa la piazza, e le piccole vie che la intersecano, è tutto un susseguirsi di ristoranti che propongono cucina olandese e quella etnica per tutti i gusti: indiana, argentina, portoghese, greca, oltre a caffè, coffeeshop discoteche. Piccolo tempio della musica Jazz live è il Cafe Alto, in Korte Leidsedwarsstraat 115. Anche Rembrandtplein
è una delle piazze principali punto di ritrovo per chi ama la vita notturna.

La mattina dopo potrebbe essere dedicata ad un giro attraverso il più famoso parco pubblico d’Olanda, il Vondelpark, poco lontano da Leidseplein e raggiungibile velocemente a piedi anche dal Quartiere dei Musei. Dedicato al poeta Vondel a cui è ispirata una monumentale statua, è stato aperto al pubblico nel 1865 e progettato “all'inglese”. Da visitare anche Waterlooplein, dove da lunedì al sabato si tiene il più conosciuto mercatino delle pulci di Amsterdam, in cui si può trovare davvero di tutto, e la Casa di Anna Frank, dove Anna e la sua famiglia si nascosero per due anni durante la Seconda Guerra Mondiale: è qui che la giovane ragazza ebrea scrisse il diario divenuto celebre in tutto il mondo.

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