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Andalusia tour weekend a Siviglia festival 2016

48 ore a Siviglia: weekend tra musica celtica e flamenco

Con Territorios Sevilla la bella città andalusa è pronta ad incantare il visitatore con le note di diversi generi musicali

Piazza di Siviglia
©iStockphoto
Siviglia 
La capitale dell’Andalusia il 20 e il 21 maggio è pronta ad accontentare tutti gli appassionati di musica con Territorios Sevilla, il festival internazionale inaugurato nel 1998 con il nome Música de los Pueblos: Territorios celtas, con cui ha dedicato la sua prima edizione a questo genere musicale, proponendo anche un’esposizione di strumenti di tradizione celtica. In seguito ha cambiato la sua programmazione seguendo un indirizzo monotematico ogni anno diverso passando dalla musica del Mediterraneo alla musica Urbana interessando diversi luoghi della città per arrivare, negli ultimi anni, ad integrare quasi tutti i generi. Ecco quindi che Territorios Sevilla si propone come appuntamento imperdibile per quanti abbiano voglia di scoprire la città, le sue meraviglie e soprattutto il Monastero de la Cartuja, situato nell’isola omonima, location principale del festival.

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Si incomincia la mattina dal centro storico, che si distribuisce tra i quartieri Barrio de Santa Cruz, El Arenal e El Centro, in un dedalo di strette stradine punteggiate da grandi piazze, dove fanno capolino i monumenti più famosi. La Cattedrale, che insieme all’Alcazar e all’Archivio de indias di Siviglia forma un notevole complesso monumentale inserito tra i Patrimoni dell’Umanità, è sormontata dalla magnifica Giralda, la torre campanaria che era l’antico minareto del XII secolo e che è diventato il simbolo della città. L’edificio gotico rinascimentale è stato costruito sul sito di una grande moschea almohade e il suo interno, composto da cinque navate in stile gotico e due cappelle, la Maggiore e la Reale, ospita diversi tesori artistici. Si continua con l’Alcazar, la residenza di re e califfi costruita dagli Arabi nel X secolo: in origine fortezza, si è trasformato in residenza reale che ha ospitato gli Almohadi e, dopo la conquista cristiana, i sovrani cattolici come Ferdinando III, Alfonzo X e Pedro I.

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Il pomeriggio la passeggiata porta al quartiere El Centro, dove meritevole di una visita c’è il Palacio de la Condesa de Lebrija prima di dedicarsi allo shopping tra i numerosi negozi di abbigliamento e di artigianato locale tra Calle Sierpes e Calle Tetuan/Velazquez. Qui vale la pena sostare anche per cena visto che la zona è quella con la maggior concentrazione di bar e ristoranti. Il giorno successivo si può raggiungere Plaza de Toros ammirando il fiume Guadalquivir e i suoi ponti e si può pensare ad una sosta al Museo de Bellas Artes, oppure lasciarsi trasportare dall’ispirazione del momento per perdersi tra i vicoli del Barrio de Santa Cruz e le sue piazze. Tra gli altri musei interessanti ci sono il Museo del Baile Flamenco, ospitato in un lussuoso edificio settecentesco, il Museo Arquelogico, Il museo de Artes y Costumbres Popolares e il Museo Antiquarium
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