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Villa Trinità: incantevole giardino alle pendici dell'Etna

A spasso a Mascalucia (CT) tra agrumeti, vigneti, piante tropicali e pietra lavica

Etna
Wikimedia
Vulcano Etna
Quello siciliano è un territorio pieno di sorprese. Testimonianze di epoche lontate si fondono con una natura magnifica e con le opere dell'uomo, creando scenari di estremo fascino. E' ciò che avviene anche a Mascalucia, a due passi da Catania, dove, sulle pendici dell'Etna, è sorto un giardino meraviglioso che racconta una storia lunghissima e custodisce piante e fiori di grande bellezza e rilevanza floristica. Laddove la lava aveva cancellato le tracce preziose di civiltà lontane, l'uomo, anzi un uomo, le ha riportate alla luce valorizzandole con un magnifico giardino a fare da cornice. E' così che è nato il Giardino di Villa Trinità che, grazie all'impegno, alle cure e alle conoscenze di Salvatore Bonajuto, agronomo e paesaggista proprietario della tenuta, si è trasformato in un luogo incantevole, non a caso inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani, in cui è anche posibile concedersi interi soggiorni a contatto con le bellezze della Sicilia.

Era il 1382 quando la lava sommerse le tracce del lungo passato che aveva, nel tempo, segnato il territorio delle pendici dell'Etna nella zona di Mascalucia. Le testimonianze della civiltà ellenistica e di quella imperiale romana erano state cancellate per poi riaffiorare timidamente durante le opere di dissodamento della pietra messe in atto per piantare le viti. Il proprietario di Villa Trinità ha deciso di creare in questa zona così ricca di attrattive un grande giardino che porta ancora oggi i segni lasciati dalla storia. Esplorandone ogni angolo è ancora possibile ammirare le suggestive formazioni di pietra lavica, gli antichi camminamenti di pietra chiamati "rasule" ed i caratterstici sistemi di irrigazione detti "saje" che solcano il territorio del giardino facendo da affascinante filo conduttore del percorso di visita.

Seguendo l'acqua che scorre nei canali si scoprono luoghi di estrema bellezza, come il profumato agrumeto ancora irrigato con questa tecnica, ed il bellissimo vigneto di antiche varietà locali che fanno da cornice ad una ricca collezione botanica di piante provenienti da diversi Paesi tropicali. Magnifiche le collezioni di palmizi, di succulente, di iris, quella di arbusti tropicali e, naturalmente, quella di agrumi. La macchia mediterranea adorna una vasta area del giardino, dominata dalle forme maestose dell'antico bagolaro, noto anche come "spaccasassi". Da non perdere, infine, una sosta presso la sacca di terreno dove cresce spontanea la bella roverella, e presso la suggestiva vasca di roccia lavica, un'emergenza rocciosa naturale dove si deposita l'acqua piovana che abbevera le gru in migrazione verso sud.

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