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Sirente Velino, tempo di monitorare la fauna

Alcune specie della ricca fauna del Parco sono oggetto di censimento

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©Archivio Parco Sirente Velino
Una veduta del Monte Sirente
Con i suoi oltre 56 mila ettari di superficie, il Parco del Sirente Velino comprende la splendida catena del Sirente-Velino, formata dai rilievi dei due massicci di cui porta il nome e che comprendono un territorio dalle origini antichissime le cui formazioni calcaree portano le tracce di epoche lontane come il Mesozoico, il Giurassico e il Miocene Inferiore. Tra queste magnifiche rocce i fenomeni carsici creano da sempre siti spettacolari fatti di grotte, inghiottitoi e doline disseminati ad un'altitudine compresa tra i 600 e i 2.300 metri. E' l'unico Parco Regionale abruzzese ed è uno dei più estesi d'Italia. Una tale varietà di ambienti naturali non può che custodire una flora ed una fauna altrettanto variegate ed affascinanti da scoprire durante lunghe passeggiate sul territorio del Parco.

E sono proprio gli animali i protagonisti dell'autunno del Sirente-Velino. Se i visitatori, infatti, potranno godere di lunghe passeggiate ed escursioni durante le quali avvistare magnifici esemplari di orsi marsicani, lupi appenninici, volpi, lepri, faine, donnole, aquile reali, sparvieri, poiane e gufi reali, il personale del Parco in collaborazione Reparto Biodiversità di Castel di Sangro nella Riserva Naturale Orientata Monte Velino, i Carabinieri Forestali, la Polizia Provinciale, la Guardia Ecozoofila Nazionale e molti volontari, sta mettendo in atto un intenso programma di monitoraggio della fauna locale al fine di censire alcune delle specie che popolano l'area protetta e risolvere e tenere sotto controllo alcune delle problematiche ad esse connesse.

In particolare, l'attività di monitoraggio riguarderà i cervi, che verranno censiti al bramito agendo in contemporanea da più postazioni ed incrociando i dati ottenuti con quelli raccolti attraverso l'osservazione diretta. In questo modo sarà possibile effettuare una stima più previsa della consistenza della popolazione nell'area protetta ed, eventualmente, studiare efficaci soluzioni per ridurre i danni creati alla popolazione ed incrementare la sicurezza stradale spesso minata dal passaggio di cervi e cinghiali. E saranno proprio i cinghiali altri protagonisti del programma di monitoraggio faunistico che si occuperà di censirne la popolazione in primavera.

Osservato speciale anche il camoscio. Recentemente reintrodotto nella fauna del Parco nell'ambito del progetto Life Coornata, è attualmente oggetto di un censimento della popolazione in due giornata di cui la prima è stata già svolta. Anche i cieli verranno osservati con estrema attenzione. Il Parco ha, infatti, in programma di censire anche la popolazione dei Fringuelli alpini sul Sirente in collaborazione al Progetto condotto dal Reparto Carabinieri Biodiversità di L'Aquila che da anni monitora questa specie tipica dell'ecosistema alpino, con rilievi previsti proprio in questo periodo nelle aree di crinale abitate dai camosci.

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