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Naturismo: la filosofia

Sei "tessile" o "naturista"?

La filosofia del naturismo è un po' ecologista ma anche salutista e se non è del tutto vegetariana, ha un occhio particolare per l'alimentazione. un'idea che ha una storia molto antica

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Courtesy of©Uni
Il naturista secondo Gianfranco Ribolzi, presidente dellUni (Unione naturisti italiani) - non si riduce al semplice essere nudista. La filosofia del naturismo è infatti un po ecologista ma anche salutista e se non è del tutto vegetariana, ha un occhio particolare per lalimentazione. Per essere un buon naturista bisogna poi fare i conti con gli altri adottando comportamenti di rispetto. In primo luogo, al mare, non sostare tra le dune e nelle aree ambientali protette. Non lasciare rifiuti. Non andare nelle aree dove il nudismo non è gradito. Rispettare la proprietà altrui. Ognuno poi ha il suo grado di naturismo. Cè chi ne fa una regola di vita: che sia estate o inverno, ogni periodo è buono per mettersi in completa libertà, in casa o in luoghi deputati al riparo dai cosiddetti tessili, quelli che non si sentono a proprio agio nude-look. Il nudismo è unidea vecchia di secoli. Era già praticata tra popoli di culture totalmente diverse tra loro come Giapponesi, Greci, Romani e Hawaiani. Testi che risalgono ai primi anni del Cristianesimo, testimoniano inoltre la completa mancanza di pregiudizio nei confronti del nudo anche nella religione monoteista. I primi battesimi, infatti di uomini, donne e bambini si svolgevano senza alcun abito addosso. Pratica abbastanza diffusa venne poi abbandonata in Occidente durante il medioevo, i secoli bui dellInquisizione cattolica. Il nudismo inteso in chiave moderna ricomincia a svilupparsi in Germania sul finire del 1800. Ma nel resto dellEuropa, soprattutto in Francia, Danimarca, Svezia e in Croazia la vera diffusione inizia subito dopo la Prima Guerra Mondiale. Anche negli Stati Uniti, in Australia e in Canada si frequentano spiagge solitarie e nascono campeggi dove intere famiglie si ritrovano per trascorrere periodi di relax in totale nudità. Ma troppo spesso nella comune opinione il nudismo è stato classificato come un atto di perversione ed esibizionismo. E non è rara la convinzione che il costume adamitico sia contrario alla morale, al buon costume e religiosamente poco ortodosso. Complice forse anche il fenomeno poco edificante del voyeurismo. In America durante gli anni 50 molti nudisti sono stati multati e molti campeggi chiusi così come nellex-Germania dellEst, per incentivare il turismo dopo la riunificazione. In Italia i primi spazi per nudisti hanno fatto capolino negli anni 60-70, ma almeno allinizio, più che un vero moto naturista fu considerato una conquista sociale, sullondata delle proteste sessantottine.
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