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Secche di Tor Paterno; il fondale diverso a due passi da Roma

Un'isola sotterranea e rocciosa al largo del Lido di Castel Fusano 

Corallo
Corallo
Corallo
Uno scrigno di biodiversità a pochi chilometri dalla Capitale. Bisogna però immergersi per scoprirne il valore e lo spettacolo variopinto. Succede all'interno delle Secche di Tor Paterno, un'area marina nei pressi del Lido di Castel Fusano, vicino Ostia, ricca di caratteristiche assolutamente esclusive.

Dietro questo nome si nasconde infatti una formazione rocciosa ricca di microambienti, e stanziata in un'area di sabbia che si interrompe come una vena sulla pelle, per lasciare spazio alla diversità biologica. Nell'area in questione, la profondità massima è di circa 60 metri, mentre la sommità della” montagna” giunge a 18 metri sotto il livello del mare e non è visibile dall'esterno della superficie marina. E allora, cosa nasconderebbe questo miracolo di biodiversità, all'interno delle proprie fattezze misteriose? Fauna e flora, ma non di tipo comune.

Per ora ci soffermeremo solo sull'aspetto della vegetazione sommersa, ma un'ulteriore rilevanza la ha la morfologia del luogo. Infatti le secche in analisi, hanno un aspetto originale, che tralasciando per un attimo la descrizione della vita al proprio interno, si configurano come intercapedini, aperture e sfumature che rendono la roccia stessa un miracolo di irregolarità tutta da scoprire.

E un ruolo nella ricchezza della zona, lo ha anche il fiume Tevere, che trasporta detriti e sostanze ricche di nutrimento per il Lido. Tornando invece alle specie, le Secche hanno un vero e proprio ventaglio di biodiversità tutto da mostrare.

Nelle sue profondità si trova per esempio Posidonia oceanica, la più grande fanerogama marina del Mediterraneo, divenuta ormai piuttosto rara a causa dell’inquinamento e dei danni inferti dagli ancoraggi delle imbarcazioni. Dal lato del rosso invece spiccano le testimonianze di fiorite colonie di celenterati, stretti parenti del corallo, come la Gorgonia rossa e gli Alcionari. La prima è un reticolo amante dell'ombra e tipica presenza della acque del Mediterraneo. La seconda, è un corallo di tipo molle che rende le Secche un habitat naturale per preziose testimonianze vegetali. Proprio queste due specie, sono incluse in una rete di protezione internazionale che non fa altro che sottolineare come la ricchezza più grande, si trovi a due passi da "casa". 
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