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Parco Termale di Stigliano, acque benefiche alle porte di Roma

Famose sin da epoca etrusca, le sorgenti immerse in un parco ricco di meraviglie naturalistiche

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Courtesy of facebook.com/termestigliano
 Parco Termale di Stigliano
Vantano una storia millenaria le ricche acque di Stigliano che sgorgano a Canale Monterano, ad una manciata di chilometri di Roma. Nove sorgenti e due fiumi attraversano la località regalando acque termali dalle virtù curative note sin dall'epoca degli Etruschi. Anche i Romani apprezzavano le proprietà di queste acque preziose e, difatti, trasformarono Stigliano in una residenza termale. Non a caso, dunque, nel magnifico Parco Termale sorto attorno alle sorgenti, si possono ancora ammirare vestigia di epoca romana, tra cui le rovine delle terme ampliate dall'imperatore Tiberio, e la strada consolare. La volontà di riqualificare questo sito agevolando la fruizione delle acque benefiche che vi sgorgano risale già al XVIII secolo, quando il principe Altieri realizzò in prossimità delle sorgenti un albergo ed una chiesetta, dando vita ad un piccolo borgo che aveva nelle Aquae Stygianae il suo cuore pulsante. Ma dopo poco più di un secolo, il luogo cadde nell'oblio.

Dopo oltre un secolo di abbandono, è stata la marchesa Umberta Patrizi Montoro a restituire il borgo, le terme e l'abergo ai fasti di un tempo. Con una massiccia opera di restauro e riqualificazione, il sito è stato trasformato in un meraviglioso Parco Termale in cui godere delle virtù benefiche delle Aquae Stygianae in un cornice storica e naturalistica di estremo fascino. Venti ettari di meraviglie architettoniche e botaniche in cui concedersi intere giornate di relax. Le acque termali che scorrono in profondità nel sottosuolo, infatti, hanno favorito lo sviluppo di una vegetazione ricchissima. Ed il particolare microclima che si è creato in questi luoghi ha consentito lo nascita di specie endemiche osservabili solo nel parco che vanno ad arricchire la rigogliosa flora tipica del Lazio e che regalano fioriture spontanee diverse in ogni stagione.

Tutto il Parco si svela ai suoi visitatori attraverso un itinerario dalle suggestioni uniche in cui ammirare la perfetta interazione tra uomo e natura. Tutti i percorsi che si snodano al suo interno hanno l'acqua a fare da filo conduttore attraverso le numerose specie vegetali ed animali che popolano il Parco, in un emozionante susseguirsi di aceri, lecci, querce centenarie, noccioli, roveri, tamerici e bambù giganti che si alternano alle vaste distese di pini romani creando vibranti giochi di luci ed ombre, geometrie e profumi inebrianti. Lungo il percorso, osservando con attenzione ogni esemplare di questa vegetazione lussureggiante, non è raro imbattersi in creature affascinanti, tra cui aironi, falchi, civette, istrici, tassi, volpi, donnole e faine che hanno trovato nel Parco un rifugio ideale.

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