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Oasi di Galbusera Bianca: weekend nella biodiversità

L'Oasi del WWF dell'Alta Brianza è un paradiso che vale la pena scoprire 

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Courtesy of ©Facebook.com/galbuserabianca
Oasi di Galbusera Bianca
20 ettari di morbide colline ricoperte da suggestivi terrazzamenti che ospitano prati, boschi, vigneti e frutteti. Un sorprendente paradiso della biodiversità protetto dal WWF immerso nel Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, nel cuore dell'Alta Brianza. Un luogo di pace ed incantevole bellezza in cui trascorrere un weekend a contatto con la natura in una struttura completamente ecocompatibile dove gustare la bontà di prodotti genuini a chilometro zero. Questa è l'Oasi di Galbusera Bianca, adagiata a 40 chilometri a nord di Milano e a soli 20 chilometri dal Lago di Como e di Lecco.

Dell'antico centro agricolo costituito da una casa padronale, alcune cascine ed un stalla, si hanno testimonianze sin dalla metà del XIV secolo. Le strutture che formavano la grande tenuta oggi sono state completamente restaurate nel pieno rispetto dell'ambiente ed in nome della biodiversità e, dove, quindi, un tempo sorgeva il piccolo borgo dedito all'attività agricola, ora si può ammirare un bellissimo agriturismo circondato da ampie coltivazioni di prodotti biologici come mele, pere, prugne, peschi, fichi, pomodori, erbe officinali ed ortaggi premiate dal WWF per la ricchezza e la varietà. Basti pensare che nell'Oasi si producono ben 120 varietà diverse di mele, 60 di pere, 40 di fichi e 40 di prugne.

Una visita guidata, che si addentra nei boschi alla volta della sorgente, permette di scoprire le collezioni di albicocche, di fichi, di olivi e le vigne. Non bisogna dimenticare, inoltre, che l'Oasi di Galbusera Bianca custodisce ben tre Siti di Interesse Comunitario (SIC) protetti dalla Comunità Europea. Si tratta delle sorgenti pietrificanti, dei prati magri e dei boschi igrofili che svelano ambienti dalle caratteristiche uniche sia dal punto di vista paesaggistico che da quello floristico e faunistico.

L'habitat delle sorgenti pietrificanti è caratterizzato dalla presenza di ruscelli con un apporto continuo di acqua corrente in cui avvengono, anche grazie ad una particolare famiglia di muschi, interessanti fenomeni di travertinizzazione. I prati magri sono, invece, ambienti prativi seminaturali che si distinguono per la ricchezza di specie vegetali termofile legate ai substrati di tipo calcareo, tra le quali si possono ammirare alcune varietà di orchidee. Alla ricchezza della flora si accompagna quella della fauna ed in particolare dell'entomofauna (gli insetti) che svela una moltitudine di specie differenti, tra cui alcune bellissime farfalle. I boschi igrofili di ontano nero, infine, oggi sempre più rari e, dunque, ancora più preziosi, sono particolari formazioni boschive che vegetano su terreni interessati da importanti e prolungati fenomeni di ristagno d'acqua.

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