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Monte Sole: un Parco per non dimenticare

Tra le verdi colline della provincia bolognese si estende un'area protetta in memoria della tragica strage compiuta in questi luoghi durante la Seconda Guerra Mondiale

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Courtesy of ©Biopresto/Wikimedia Creative Commons
Le rovine di una chiesa affacciate sui verdi prati del Parco
Un'area naturale protetta e ricca di paesaggi mozzafiato che custodisce la triste memoria di uno degli eventi più tragici del secondo conflitto mondiale. Il Parco del Monte Sole è una delle testimonianze più toccanti della ferocia della guerra che, in questa zona adagiata nella provincia bolognese tra i comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi, ha visto compiersi una tragica strage durante la quale hanno perso la vita centinaia di persone inermi per mano delle truppe naziste.

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A fare da triste palcoscenico ad una delle pagine più drammatiche della Seconda Guerra Mondiale, conosciuta come l'Eccidio del Monte Sole, un'affascinante distesa di morbidi rilievi, suggestivi calanchi e folti boschi popolati da una ricchissima fauna selvatica che è stata dichiarata Parco Regionale. Adagiata tra il fiume Reno e il torrente Setta, su questa area verdeggiante si eleva la piccola dorsale che comprende il Monte Sole che raggiunge l'altezza di 826 metri. Il Parco è un vero e proprio inno alla memoria, un invito a non dimenticare e a rendere omaggio alle vittime della strage che rivive nelle lapidi commemorative, nelle croci e nei ruderi delle chiese distrutte, come quella di Casaglia.

A partire dal Centro Visite il Poggiolo è possibile intraprendere cinque differenti itinerari che si addentrano nel territorio del Parco rivelandone i siti più significativi sia dal punto di vista storico che naturalistico. Non bisogna dimenticare, infatti, che tra i boschi di carpino nero e cerro, tra i greti del Reno e del Setta, tra i verdi prati, i pascoli, i cespuglieti, le rupi e i calanchi, tra i quali si contano fino a 936 differenti specie vegetali, vive una fauna ricca e variegata tra cui si distinguono cervi, caprioli, daini, cinghiali ed oltre 60 specie di uccelli nidificanti tra cui il Picchio Muratore, la Sterpazzola e l'Albanella Minore, nelle quali ci si può imbattere seguendo l'affascinante Itinerario Naturalistico. Durante il percorso si potranno ammirare scorci ricchi di fascino che offrono una magnifica prospettiva delle vallate del fiume Reno e Setta, della vetta del Monte Sole, di Montovolo, Monte Cimone e Corno alle Scale.

Per non perdere di vista le tristi pagine della storia del nostro Paese che si sono scritte sul territorio del Parco si può scegliere, invece, di intraprendere l'Itinerario del Memoriale che tocca le località colpite dalla strage, ed osservare, ad esempio, i resti di Santa Maria Assunta e il cimitero a Casaglia, la chiesa ed il borgo di San Martino, salendo sino alla cima del Monte Sole dove si potranno visitare gli anfratti rocciosi utilizzati dai partigiani come rifugio e, soprattutto, la stele commemorativa che si staglia sulla vetta.

Con l'Itinerario Etrusco, invece, ci si può spingere ancora più indietro nel tempo alla scoperta delle tracce lasciate dall'antica civiltà sul pianoro di Misano che spaziano dai resti delle abitazioni, alle necropoli sino all'Acropoli adagiata sulle alture di Misanello, oltre ai reperti custoditi presso il Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria a Marzabotto. Si respira, invece, aria di Medioevo percorrendo l'Itinerario Montovolo che segue la via dei pellegrini alla volta del santuario. Lungo la strada ci si imbatte in numerosi luoghi religiosi e in antichi borghi, tra cui spiccano l'Oratorio di San Lorenzo, Caprara e il Borgo di Tudiano. A completare l'offerta, l'Itinerario Morandiano che tocca le località, i siti e i paesaggi che ispirarono il pittore Giorgio Morandi e le sue opere.

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