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Isola del Giglio: il Santuario dei Cetacei

L'area marina preziosa per la biodiversità è interessata ogni anno da oltre 10.000 transiti commerciali.

Delfini
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Istituito nel 1999, il Santuario dei Cetacei “Pelagos” è la prima e più estesa area protetta del Mediterraneo, istituita per la tutela dei cetacei e della biodiversità marina del Tirreno settentrionale. Ebbene, il WWF rende noto, con una lettera inviata al Ministero dell’Ambiente, che ogni anno quest’area marina preziosa per la biodiversità è interessata da oltre 10.000 transiti commerciali (non considerando quindi le imbarcazioni private), senza alcun obbligo di rotte certe e senza alcun riscontro satellitare costante, mentre l’unica attività ad alto impatto veramente vietata è quella delle gare motonautiche offshore. In assenza di regole basilari più volte rinviate, il Santuario dei Cetacei non è in grado di tutelare adeguatamente i propri beni ambientali e paesaggistici, e perde totalmente la sua ragion d’essere, tanto da poter essere dichiarato un sostanziale fallimento.

Tra gli esempi riportati, appunto, il drammatico incagliamento della Costa Concordia al Giglio e quanto accaduto all’alba del 17 dicembre 2011, quando l’Eurocargo Venezia della Grimaldi Lines, ha perso due semirimorchi trasportati in coperta, contenenti tonnellate di un catalizzatore al cobalto-nichel estremamente inquinante a sud dell'isola di Gorgona, a una ventina di miglia dalla costa e a una profondità variabile tra i 120 e 600 metri, per un totale di 198 fusti metallici non ancora recuperati.

Alla luce di questi eventi, il WWF ribadisce la necessità di mantenere un dialogo strutturato con gli operatori del mare e chiede l’istituzione di un tavolo di confronto, che riprenda l’impostazione di quello del 2001 sul traffico marittimo pericoloso, per prevenire che incidenti di tale natura possano compromettere gli ecosistemi marini. Allo stesso tempo il WWF si appella a Costa Crociere perché, nell’ambito delle azioni messe in atto in questa delicata fase delle operazioni di recupero, continui a garantire la massima attenzione per scongiurare ogni tipo di impatto ambientale potenzialmente annesso alla tragedia, a partire dal rischio di sversamento di carburante che fino ad ora è stato mantenuto sotto controllo.

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