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Alberghi Diffusi Toscana Il Canto del Maggio Terranuova Bracciolini

Il Canto del Maggio, fascino della Toscana “minore”

L’albergo diffuso tra i Colli Aretini, nell'ultima terra murata costruita da Firenze

Toscana
iStock
Chianti, paesaggio
Terranuova Bracciolini nasce nel XIV secolo per volere della Signoria fiorentina, ai margini delle Balze, la terza e ultima delle Terre Nuove fiorentine edificate nel Valdarno. Ortiginariamente chiamata Castel Santa Maria, ospitava cinque comunità locali. Nel 1862 acquisì il nome attuale in onore del suo cittadino più illustre, Poggio Bracciolini, cancelliere della Repubblica di Firenze fra il 1453 e 1459.
 
La cinta muraria, costruita fra il 1350 e 1364, è formata da pietre provenienti dal torrente Ciuffenna. A protezione del borgo furono innalzate quattro torri d’angolo di 9 metri ciascuna. Tra queste vennero costruite quattro porte d’ingresso intervallate da 16 torricelli: erano i 24 punti di avvistamento a difesa del castello, circondato da un fossato oltrepassabile solo grazie a ponti levatoi posti in coincidenza dei quattro ingressi.
 
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Un vero e proprio scenario medievale immerso nel verde della Toscana: proprio qui, sui colli Aretini, tra Terranuova Bracciolini e Loro Ciuffenna, sorge l’albergo diffuso Il Canto del Maggio. La struttura è inserita in un antico borgo recuperato e circondato da vicoletti. I vari appartamenti sono spaziosi e dotati di tutti i confort, ma conservano tutti l'autenticità di un tempo. L’arredamento rispecchia la storia del territorio e non mancano i servizi mirati a far trascorrere vacanze in pieno relax. La natura è l’elemento dominante de Il Canto del Maggio: dalla piscina a disposizione degli ospiti da cui si accede attraversando un giardino, all’orto in cui vengono coltivati prodotti biologici ed erbe aromatiche. Dagli appartamenti è possibile ammirare il paesaggio offerto dai Colli Aretini.
 
IL GUSTO DELLA TOSCANA “MINORE”
 
Nelle vicinanze dell’albergo diffuso, Castelnuovo Berardenga, un piccolo comune medievale della provincia di Siena dove poter passeggiare o bere un bicchiere di Chianti. Siamo infatti nella zona di produzione del vino toscano. Presso la Cantina Villa A Sesta è possibile visitare i luoghi in cui viene prodotto il vino con degustazione di prodotti tipici. 
 
 
Anche l’Osteria de Il Canto del Maggio offre il meglio della cucina tipica toscana. Posta al centro del borgo, nel periodo estivo dispone di tavoli sotto una veranda immersa nel verde di piante ed erbe aromatiche utilizzate in cucina.  La carta presenta pochi piatti, ma curati nella scelta della tradizione e orientati verso l'utilizzo di prodotti a km zero, direttamente coltivati nel borgo. La mattina è possibile gustare la colazione fatta in casa dal personale dell’albergo diffuso. Tra gelsomini, lamponi, erbe, fichi e ulivi, la cucina è profumatissima nell'uso di prodotti propri. Inoltre vengono preparate colazioni per celiaci, intolleranti ai latticini, per vegetariani e vegani.
 
COSA VISITARE DA IL CANTO DEL MAGGIO
 
Il nome della struttura ricorda il “cantar il maggio” dei contadini che passando per le vie del borgo accogliendo l’arrivo della primavera. Un modo per ricordare le tradizioni di un luogo che incanta per la sua bellezza. E sempre in tema di tradizioni, Terranuova, ogni seconda domenica del mese (ad eccezione di agosto) ha il suo appuntamento con la Fiera dell'Antiquariato che si svolge nelle piazze del centro storico.

I dintorni permettono un’incredibile scelta di itinerari, d'interesse naturalistico, storico ed artistico. Oltre alle mete più conosciute (Chianti, Vallombrosa, Casentino), il visitatore avrà modo di scegliere tra visite ed escursioni in una Toscana "minore" ma pur sempre di grande suggestione, in ogni stagione dell'anno. Dagli estremi del Valdarno, dove si trova Ponte Buriano. Alle case coloniche di Castiglion Fibocchi e Laterina. L'antica Cassia Vetus arriva nelle vicinanze del Borro, grazioso borgo medioevale e oggi importante centro turistico. È possibile ammirare ancora quasi tutti gli edifici medievali nel caratteristico rione "Fondaccio" raggruppato all'estremità di un ponte romanico dall'agilissima campata.
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