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Hell in the Cave 2014 Grotte di Castellana Bari

Grotte di Castellana: palcoscenico "infernale"

Hell in the Cave: il più grande spettacolo aereo sotterraneo del mondo va in scena nelle Murge sud-orientali, all'interno di uno dei complessi carsici più suggestivi d'Italia

grotte di castellana bari murgia <br>
©www.grottedicastellana.it/Ladogana
La Cupola delle Grotte di Castellana
3.348 metri di lunghezza, 122 metri di profondità massima, 330 metri di altitudine. Sono questi i numeri delle Grotte di Castellana, uno dei complessi di cavità carsiche più sorprendenti ed affascinanti d'Italia. E se questi numeri ancora non bastassero a risvegliare quel pizzico di spirito di avventura che occorre per addentrarsi in questo suggestivo mondo sotterraneo, i 15 milioni di visitatori che lo hanno esplorato sin dal giorno dell'apertura al pubblico potrebbero essere sufficienti a stuzzicare la curiosità di scoprire un luogo che nel corso dei decenni è riuscito a conquistare viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. L'esperienza non deluderà le aspettative e ogni singola cavità, ogni sentiero e ogni elaborata formazione rocciosa rimarrà scolpita nella memoria tra i ricordi più belli.

Raggiungerle non è difficile, basta, infatti, allontanarsi di soltanto 1,5 chilometri dall'abitato di Castellana, non lontano da bellissimi borghi come Alberobello, Cisternino e Polignano a Mare, per intraprendere questo viaggio nei meandri più profondi delle Murge sud-orientali che racconta quasi 100 milioni di anni della storia del nostro pianeta a suon di stalattiti, stalagmiti, fossili, canyon ed oscuri abissi. Sin dal primo attimo di questo viaggio tra le meraviglie delle rocce, ci si rende conto di non trovarsi al cospetto di una grotta qualunque. E' la Grave con le sue forme imponenti, infatti, ad accogliere per prima i visitatori. Si tratta della caverna più grande del complesso e con i suoi 100 metri di lunghezza, 50 di larghezza e 60 di profondità lascia a bocca aperta gli “esploratori” circondandoli di sorprendenti stalattiti che emergono massicce dal pavimento, tra le quali si distingue il gruppo centrale chiamato “i ciclopi”.

Il pittoresco itinerario, che si snoda per tre chilometri attraverso le profondità del sottosuolo pugliese, è un susseguirsi di sentieri, corridoi e ambienti che si differenziano per forma e dimensione. Grazie alle guide esperte che accompagnano i visitatori nell'esplorazione delle grotte, si potranno osservare da vicino bellezze come i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, il Serpente, l'Altare, il Precipizio, il Corridoio del Deserto, la Colonna Rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola e la splendida Grotta Bianca dalle splendenti atmosfere che emanano dalle pareti di alabastro, ed apprenderne ogni segreto e curiosità. Queste grotte, infatti, non rappresentano soltanto un autentico capolavoro della natura tutto italiano, ma sono entrate a far parte della storia e della cultura locali assumendo, nel tempo, ruoli assai particolari nell'immaginario collettivo.

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Per secoli, ad esempio, la Grave ha suscitato timore nei viandanti che vi si imbattevano, tanto che nessuno per molto tempo ha osato entrarvi. Dalla voragine, infatti, emanavano degli strani vapori che la popolazione aveva identificato come le anime dei suicidi che, avendo perso la vita all'interno della grotta, tentavano invano di ascendere al cielo. Si dovette attendere molto tempo prima che qualcuno, con ogni probabilità l'umanista Vincenzo Longo vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, decidesse di entrare dove nessuno aveva mai osato. Ed anche dopo la prima esplorazione, la discesa nella voragine ha rappresentato a lungo un'impresa di estrema fatica sia fisica che psicologica, tanto che gli uomini coraggiosi che accettavano di discendervi per rimuovere i corpi senza vita di chi vi cadeva accidentalmente o vi veniva gettato, percepivano profumate retribuzioni per sostenere i costi delle spedizioni ed essere ripagati del “disturbo”.

Ancora oggi la Grave non è immune dai suoi piccoli grandi misteri. I risultati di alcuni studi che si sono concentrati su una depressione alla base della parete nord della caverna e sui rilievi della superficie effettuati con differenti tecniche di indagine, lascerebbero pensare all'esistenza di altri ambienti ed altri rami delle grotte ancora da scoprire. Al momento non è dato sapere se quelle già svelate ed aperte al pubblico siano le uniche caverne che si celano nel sottosuolo dell'altopiano, quello che si sa con certezza è, però, che durante la loro esplorazione si potrebbe avere la fortuna di imbattersi in alcuni esemplari della variegata fauna cavernicola che le popola, costituita da cinque differenti specie di pipistrelli, tutte innocue, e da alcuni animali endemici che in queste cavità hanno sviluppato caratteristiche uniche, come i crostacei isopodi Murgeoniscus Anellii e Castellanethes Sanfilippoi, lo pseudoscorpione Hadoblothrus gigas, il coleottero pselafide Tychobythinus anelli e il coleottero carabide Italodytes stammeri. Senza contare il raro ortottero Troglophilus Andreinii che si presenta come una sorta di cavalletta cavernicola.

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Se tutto questo non fosse sufficiente a far venire voglia di mettersi subito in viaggio alla volta di queste meraviglie della provincia di Bari, l'accattivante calendario di eventi cui le grotte fanno continuamente da sfondo potrebbe rivelarsi, invece, un'attrazione quasi irresistibile. Soprattutto se si decide di organizzare la visita proprio nei mesi di settembre ed ottobre, quando la Grave si trasforma in un palcoscenico sul quale volteggiano gli artisti di Hell in the Cave, il più grande spettacolo aereo sotterraneo al mondo. Accompagnati da musiche incalzanti e coinvolgenti e circondati da una scenografia naturale da mozzare il fiato fatta di stalattiti e stalagmiti, i protagonisti della rappresentazione reinterpretano i versi dell'Inferno dantesco in chiave artistica ed acrobatica dando vita a suggestioni davvero uniche. Sin dalla prima edizione del 2011 la rappresentazione ha riscosso un notevole successo accogliendo quasi 30 mila spettatori. Quest'anno, poi, le atmosfere infernali dello spettacolo andranno in scena con un allestimento tutto nuovo che lascerà ancor più spazio alle sequenze aeree e alla colonna sonora, completamente rinnovata assieme ai quadri scenici. Sono previste otto repliche in due mesi che prenderanno il via a partire da sabato 6 settembre per proseguire con cadenza settimanale per tutti i sabati successivi sino al 25 ottobre, con la sola eccezione di venerdì 26 settembre. In attesa, naturalmente, del grande evento del 31 ottobre che promette ai suoi spettatori una notte di Ognissanti letteralmente da brivido.

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