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Friuli: Laguna di Marano, paradiso dell'avifauna

Il comprensorio lagunare più settentrionale dell'Adriatico è un magnifico mosaico di paesaggi popolati di magnifici uccelli

Laguna al tramonto<br>
©Thinkstock
Tramonto sulla laguna
A cavallo tra terra e mare, la Laguna di Marano è uno di quei luoghi che sprigionano un fascino tutto particolare fatto di scenari mozzafiato, atmosfere senza tempo e creature meravigliose. Incastonata tra l'ultima punta litoranea di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado, lungo la costa friulana, è il comprensorio lagunare più settentrionale dell'Adriatico e si mostra come un vero e proprio scrigno di tesori naturalistici. E' separata dal mare da un cordone di isole ed isolotti tra cui quella di Sant'Andrea, soprannominata isola delle conchiglie, e si caratterizza per la vegetazione tipica delle zone palustri. La laguna comprende ben due Riserve Naturali, quella delle Foci dello Stella e quella della Valle del Canal Novo che prende il nome dall'antica valle da pesca di 121 ettari ricompresa nel suo territorio.

La Riserva Naturale Foci dello Stella è considerata uno degli ambienti più peculiari e distintivi dell'intero comprensorio lagunare regionale. Si estende per 1.377 ettari all'interno dei quali si adagia il delta del fiume Stella oltre che alcune aree lagunari caratterizzate da livelli diversi di temperatura e salinità e dalla presenza di barene, canali e velme. Ciò che rende così speciale l'ambiente della laguna e delle Foci dello Stella in particolar modo, è l'eccezionale presenza avifaunistica. Non a caso la zona è considerata un vero e proprio paradiso per gli amanti del birdwatching oltre ad essere stata dichiarata “zona umida di valore internazionale” come habitat per gli uccelli acquatici ai sensi della convenzione di Ramsar.

Tra i grandi canneti che emergono dalla laguna è possibile ammirare una grande varietà di specie differenti, praticamente tutte quelle tipiche di questi ambienti naturali. Tra quelle nidificanti si distinguono l'airone rosso, che conta ben 80 coppie che si riproducono tra i canneti del delta dello Stella, il falco di palude, che in questa zona vanta probabilmente la più elevata concentrazione di tutto il Paese, e diversi passeriformi, tra cui il basettino, la salciaiola, il cannareccione e la cannaiola. Nelle sacche lagunari circostanti, invece, non è raro avvistare interi stormi di numerosi uccelli acquatici che si aggregano durante la stagione invernale, tra i quali si distinguono soprattutto folaghe e anatidi come la canapiglia, l'alzavola, il germano reale, il mestolone, il moriglione, la moretta e il quattrocchi.

E quando si entra nell'estrema foce, si resta incantati dinanzi allo spettacolare colpo d'occhio offerto dal villaggio dei casoni dei pescatori. Queste costruzioni, tutte orientate ad ovest a riparo da bora e tramontana, erano realizzate con con canna e legno, ospitavano al loro interno un focolare ed erano dotate soltanto di quanto necessario per la sopravvivenza. Per approdare in questo magnifico luogo senza tempo si può attraccare al piccolo pontile in legno che permette di accedervi.

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