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Festival della biodiversità agricola sull'Appennino Tosco-Emiliano

Anche quest'anno il Rural Festival celebra i prodotti e le specie tradizionali di questa splendida zona eletta dall'UNESCO Riserva della Biosfera MAB 

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Courtesy of ©Concari-Cattabiani/www.mabappennino.it
Coltivazioni sull'Appennino Tosco-Emiliano
Si potrebbe tranquillamente definire l'Italia è la capitale europea della biodiversità. Nessun altro Paese può, infatti, vantare una tale ricchezza di specie animali e vegetali e di ecosistemi differenti. Non a caso il nostro Paese annovera ben 14 Riserve della Biosfera MAB (Man and the Biosphere) istituite dall'UNESCO allo scopo preservare aree marine e terrestri di estrema rilevanza dal punto di vista naturalistico in un ottica di conservazione delle risorse e di coinvolgimento delle comunità locali. Una di queste è l'Appennino Tosco-Emiliano che si presenta come un autentico concentrato di ambienti naturali dalle caratteristiche differenti che fanno da cornice ad un territorio caratterizzato anche da una ricchissima biodiversità rurale, grazie alla quale è possibile ancora oggi gustare prodotti incredibilmente genuini e ricchi di tradizione che hanno mantenuto inalterate, nel corso del tempo, le loro caratteristiche di eccellenza.

Ed è proprio a questi prodotti e ai produttori che ancora li producono con le tecniche di una volta nel pieno rispetto dell'ambiente e dei suoi equilibri, che è dedicato l'interessante Rural Festival, la kermesse all'insegna della biodiversità rurale dell'Appennino Tosco-Emiliano che, anche quest'anno, riunisce le tipicità più rappresentative del territorio nella splendida cornice di Rivalta di Lesignano De' Bagni, in provincia di Parma, sulle prime colline tra Langhirano e Traversetolo.

Qui, tra vulcanelli di fango, increspature, calanchi, siepi, boschi di querce e tanto verde a perdita d'occhio, i migliori prodotti locali si mostreranno in tutto il loro splendore direttamente tra le terre in cui sono nati, creando il miglior contesto possibile nel quale poterli scoprire ed assaggiare. Il Rural Festival si presenta, dunque, come un vero e proprio inno alla biodiversità che unisce al fascino degli scenari della riserva naturale del Parco Barboj, tutto il piacere di assaporare il gusto più autentico di prodotti antichi. L'appuntamento è per il 3 e il 4 settembre con la mostra-mercato dedicata alle eccellenze del territorio alla quale sarà affiancata un'esposizione di trattori storici prodotti da Landini e Lamborghini tra gi anni '30 e '50 che permetterà di rievocare tempi ormai passati ma mai perduti e dimenticati.

Ma non è finita, perchè quest'anno il Rural Festival raddoppia. Oltre ai prodotti dell'Emilia Romagna, infatti, per la prima volta la kermesse presenterà anche quelli della Toscana in un vero e proprio trionfo di biodiversità che, durante le due edizioni precedenti, non era mai stata così ricca e variegata. Ed è proprio per questo che a raddoppiare, quest'anno, sono anche gli appuntamenti con la rassegna. Oltre, infatti, a quello del 3 e 4 settembre, ci sarà un altro weekend dedicato movimento Rural: quello del 17 e 18 settembre, in occasione del quale il Festival si sposterà a Gaiole in Chianti tra scenari nuovi, ma sempre ugualmente affascinanti.

Si potrà godere, dunque, di due diverse opportunità per gustare la biodiversità agricola dell'Appennino Tosco Emiliano con stand gastronomici che offriranno assaggi di prosciutto di maiale nero, arrosticini di pecora Cornigliese, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, focaccia di frumento Gentilrosso, polenta Formenton Ottofile Garfagnana, testaroli della Lunigiana con farro, gnocchi di patata di Cetica, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda, torta di patata Quarantina, arrosto di tacchino nero, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina, formaggi unici di razze bovine e ovine, torta di prugna Zucchella, sorbetto di uva Termarina, miele della Lunigiana e vino da rare varietà tosco-emiliane.

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