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5 modi per scoprire l'Arcipelago Toscano 

Cinque itinerari tra le splendide isole dell'area protetta per conoscerle da una prospettiva nuova e differente

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Courtesy of ©PN Arcipelago Toscano/Parks.it
Una veduta di Pianosa
Con i suoi quasi 56.800 ettari di superficie marina e gli oltre 17.800 ettari di terra, il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano è il più grande parco marino d'Europa. Le sette isole principali e gli scogli e gli isolotti minori che protegge sono un trionfo di bellezza e di paesaggi differenti che conferiscono a ciascuna una personalità diversa da tutte le altre. Ogni passeggiata, ogni escursione ed ogni itinerario, dunque, si rivelano un'esperienza unica e sempre differente che rende questo splendido arcipelago una meta perfetta non soltanto per gli amanti della vita di spiaggia ma anche per gli appassionati delle lunghe camminate in mezzo alla natura. Ecco 5 proposte per esplorare alcuni dei siti più affascinanti dell'area protetta e per scoprire queste isole incantevoli da una prospettiva nuova ed insolita.

1. ELBA - IL SANTUARIO DELLE FARFALLE
Passeggiando tra le vette elbane si scoprono gli splendidi paesaggi dell'isola ed i loro abitanti più affascinanti: le farfalle. Ce ne sono una moltitudine, tutte diverse ed incantevoli e possono essere ammirate seguendo, per tre chilometri, l'itinerario che comincia sul sentiero n.5 lungo il crinale dall'area pic-nic del Monte Perone, e prosegue sino a ridosso del Monte Maolo, alle pendici del Calanche, alla zona delle Filicaie e, passando sul sentiero n. 1, alla vetta del Monte Capanne. Lungo il percorso si susseguono ambienti differenti, dalla pineta, ai pratelli di crinale, alla macchia mediterranea, ognuno caratterizzato da specie differenti di farfalle. La Zerinzia, la Pieride di Mann e la Pironia, sono, ad esempio, le regine della pineta, tra le rocce e le radure dei pratelli si scoprono, invece, la maggior parte delle specie endemiche di farfalle elbane, mentre passeggiando nella macchia, oltre alle larve del bellissimo Giasone, si possono ammirare magnifici esemplari di Tecla della Quercia.

2. ELBA - PERCORSO DEL CALAMITA

Per una lunghissima passeggiata tra natura, storia e paesaggi mozzafiato, l'appuntamento è sul Monte Calamita sulle cui pendici si snoda un lunghissimo itinerario di ben 12 chilometri che prende il via da Piazza del Cavatore, in prossimità del Municipio capoliverese. Passeggiando, dapprima, per le vie del paese e proseguendo alla volta della sommità del Monte in un susseguirsi di scorci panoramici sul versante nord orientale elbano e sul Golfo di Mola, ci si imbatte in ogni tipo di scenario. Si scoprono preziose testimonianze storiche, come i vecchi cantieri minerari di magnetite e ossidi di ferro e formazioni geologiche uniche tra cui gli gneiss e le mineralizzazioni a ferro, il tutto immerso in una cornice mozzafiato adornata da una vegetazione rigogliosa, tra cui spiccano macchie a ginestra odorosa e incantevoli fioriture di orchidee selvatiche, popolata da numerose specie animali differenti che spaziano dai passeriformi delle macchie ai nuclei di pernici rosse, sino ai rapaci e alle farfalle.

3. GIGLIO - PERCORSO DEL BOSCO DEL DOLCE
L'Isola del Giglio non è meno affascinante. Camminando per circa due ore, seguendo un suggestivo itinerario lungo circa tre chilometri e mezzo, si scoprono bellissimi paesaggi dalla natura ricchissima, dai panorami sorprendenti e dalla lunga storia. Si parte da Giglio Castello che, da 400 metri sul livello del mare, domina il mare e le altre isole con i suoi scorci dal fascino medievale ancora racchiusi tra le antiche mura di cinta. Si prosegue alla volta del bosco di vegetazione mediterranea chiamato Il Dolce che, alternandosi con radure e macchie basse, conduce alla lecceta secolare, uno dei principali polmoni verdi dell'isola, caratterizzata da una sorprendente biodiversità. In primavera, nelle pozze formate dal ruscello che scivola fino al mare, si sviluppano i girini del raro anfibio chiamato discoglosso sardo, mentre passeggiando per il bosco si scoprono antiche tracce lasciate dall'uomo come le carbonaie e le piccole costruzioni, chiamate "capannelli", adibite alla spremitura dell'uva per la produzione del vino "Ansonaco". La passeggiata termina a Giglio Campese, splendida località particolarmente apprezzata dal turismo balneare per la bellissima spiaggia, la più grande dell'isola.

4. CAPRAIA - PERCORSO DELLO STAGNONE
Uno dei modi più affascinanti per conoscere la bella isola di Capraia è quello di intraprendere l'affascinante itinerario di dieci chilometri che attraversa un'area caratterizzata da suggestive fioriture di rare orchidee e piante campestri. Passeggiando si scopre la rigogliosa macchia bassa e, verso monte la fitta boscaglia di Erica Arborea, con cisti e lentisco. Percorrendo vaste praterie di asfodeli in direzione dello Stagnone, si raggiungono dapprima una splendida zona panoramica da cui si gode di una vista mozzafiato sulla Corsica e un'area di pratelli umidi, e poi il magnifico laghetto naturale che offre un habitat ideale per la sosta numerose specie di migratori che giungono dall'Africa. Si cammina ancora verso le creste rocciose delle Penne per poi ridiscendere verso l'abitato del paese dominato dal castello. E ai lati del ponte sul Vado, si può ammirare la bellissima Linaria Capraria una pianticella endemica che riesce a crescere rigogliosa in prossimità dell'asfalto.

5. PIANOSA - PERCORSO PER PUNTA SECCA
A lungo chiusa al turismo in quanto sede di una importante colonia penale agricola e carcere di massima sicurezza, Pianosa è la più piatta delle isole dell'arcipelago. Oggi, grazie a visite guidate, è possibile esplorarla e scoprire alcuni siti ricchi di fascino come Punta Secca, suggestivo promontorio che prende il nome dal vicino banco roccioso. Lungo il percorso si scoprono panorami marini mozzafiato, caratterizzati da incantevoli baie incorniciate da lussureggiante vegetazione costiera che adorna la candida roccia calcarea che si tuffa in acque limpide e smeraldine. Magnifica la macchia mediterranea con lentischi, ginepri ed alti arbusti, così come le pinete di pino di aleppo realizzate al tempo della colonia penale. Dal promontorio si gode di una vista magnifica che spazia, a nord, sull'ampio golfo chiuso dalla penisola del paese e dall'isolotto della Scola, e a sud sulle ripide scogliere della costa orientale che giungono sino a Punta Brigantina.

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