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Puglia: l'olio perfetto con il pane

VIE DELL'OLIO - Fonte di ricchezza per molte famiglie patrizie che lo commercializzavano anche all'estero, l'extravergine della Terra di Bari si presenta con tre varietà. Ottimo da gustare anche su una semplice fetta di pane

Mola di Bari
©tenutapinto.it
LE VIE DELL’OLIO SU TURISMO.IT

Bitonto è conosciuta come Città degli Ulivi, grazie agli estesi uliveti e alla produzione dell’olio Terra di Bari. Proprio qui  Pietro Ravanas, imprenditore, commerciante ed agronomo francese, nel 1828 sperimenta per la prima volta la pressa idraulica nell’industria olearia, trasformando in superlativo extra vergine le varietà di olive Coratina, Cima di Bitonto e Cima di Mola, utilizzate per la produzione dell’olio extravergine di oliva Dop Terra di Bari.

LA TRADIZIONE. Risale all’età neolitica la presenza dell’olivo nel territorio di Bari, anche se un vero e significativo sviluppo si deve ai Romani, con la gestione centralizzata del commercio e dell’esportazione, tipica attività che ha rappresentato fonte di ricchezza per molte famiglie patrizie dell’epoca grazie ai traffici commerciali tra Napoli, Ferrara e Venezia. Importanti sono stati soprattutto i rapporti tra le cittadine costiere di Terra di Bari e Venezia, che a quei tempi risultava essere un fondamentale snodo per gli scambi con diversi paesi europei. Il tipo di olio considerato più pregiato appartenente alle Terre di Bari era quello di Bitonto, già dal XIII secolo.

LA DENOMINAZIONE.
La denominazione di origine protetta "Terra di Bari" si riferisce al territorio di produzione dell’olio ed è accompagnata da una delle seguenti menzioni geografiche aggiuntive: "Castel del Monte", " Bitonto", "Murgia dei Trulli e delle Grotte".

LE CARATTERISTICHE. Il Terra di Bari Dop viene commercializzato con l’indicazione delle  sottodenominazioni: Castel del Monte, Bitonto e Murgia dei Trulli e delle Grotte. Il Castel del Monte è ottenuto dalla varietà di olivo Coratina presente negli oliveti in misura non inferiore all'80% ma possono concorrere altre varietà, presenti da sole o congiuntamente negli oliveti, in misura non superiore al 20%. Presenta colore verde dotato di riflessi gialli, odore intensamente fruttato e sapore fruttato con sensazione media di amaro e piccante. Il Bitonto è ottenuto dalle seguenti varietà di olivo presenti, da sole o congiuntamente, negli oliveti; Cima di Bitonto o Ogliarola Barese e Coratina per almeno l'80% ed anche qui possono concorrere altre varietà, da sole o congiuntamente, in misura non superiore al 20%. Il suo è un colore verde-giallo, l’odore fruttato medio e il sapore fruttato con sensazione di erbe fresche e leggero sentore di amaro e piccante. Il Murgia dei Trulli e delle Grotte è ottenuto dalla varietà di olivo Cima di Mola presente negli oliveti per almeno il 50% e le altre varietà possono essere presentate da sole o congiuntamente, in misura non superiore al 50%. Si presenta con colore giallo oro con riflessi verdi; l’odore è fruttato leggero, il sapore è fruttato con sensazione di mandorle fresche e lieve nota di amaro e piccante.

IL TERRITORIO. La zona di produzione  comprende la provincia di Bari. Per quel che riguarda il Castel del Monte ci sono i comuni di Canosa, Minervino, Barletta, Andria, Corato, Trani, Bisceglie, Altamura, Poggiorsini, Gravina, Spinazzola.  Il Bitonto associa i comuni di Bitonto, Palo del Colle, Modugno, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo, Terlizzi, Grumo, Bitetto, Bitritto, Bari, Binetto, Triggiano, Capurso, Santeramo, Toritto, Acquaviva, Cassano, Cellamare, Valenzano, Adelfia, Noicttaro, Sannicandro, Sammichele, Gioia del Colle. Il Murgia dei Trulli e delle Grotte comprende invece i comuni: Alberobello, Noci, Putignano, Castellana, Rutigiano, Turi, Conversano, Mola, Monopoli, Polignano, Locorotondo, Casamassima. Si tratta del territorio pianeggiante stretto tra le Murge e il Mare Adriatico, che storicamente e culturalmente corrisponde all’antica unità amministrativa dei regni di Sicilia, di Napoli e delle Due Sicilie. Le Terre di Bari sono famose anche per la diffusione e la coltura delle ciliegie, una delle maggiori produzioni agroalimentari pugliesi.

LA PRODUZIONE.
La produzione massima di olive degli oliveti destinati alla produzione dell'olio extravergine di oliva Terra di Bari non può superare kg.l0.000 per ettaro. La resa massima delle olive in olio non può superare il 22%.

LA CULTURA
. Lungo la costa le città come Bari, Mola, Polignano, offrono ai visitatori la giusta miscela tra acque limpide, spiagge bellissime e un patrimonio storico artistico estremamente ampio. Nella parte settentrionale invece sono città come Andria e Altamura a richiamare i turisti con la loro storia e il loro ricco patrimonio gastronomico.

LA CUCINA. Ideale per il consumo a crudo su insalate, contorni, zuppe e legumi di cui ne esalta il sapore. Perfetto anche su una fetta di pane di Altamura semplicemente aggiungendo un pizzico di sale. Esalta la prelibatezza anche di piatti a base di pesce e arrosti.

TERRA DI BARI E DINTORNI: LE FOTO


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