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In Umbria nel segno dellÂ’olio

In Umbria nel segno dell'olio

Lungo le vie dell'olio a Giano tra frantoi e cantine, alla scoperta dei sapori umbri. Protagonisti di vivaci rievocazioni come la Festa della Frasca.

Giano
©Comune di Giano dell'Umbria
Difficile non trovare in Umbria paesi immersi tra dolci colline e distese di verde. Giano non fa eccezione e la natura di cui si pregia è proprio quella, inimitabile, del cuore verde d’Italia. Giano dell’Umbria però non vive di sole suggestioni bucoliche e invita i visitatori a scoprire le antiche tradizioni contadine che animano il piccolo borgo medioevale durante i mesi legati al periodo della raccolta e della lavorazione delle olive.

Chi si troverà a passare da queste parti verso la fine di novembre potrà assistere alla “Festa della Frasca”, tipica tradizione rurale legata alla celebrazione della cosiddetta “buonfinita” delle olive. Il tralcio di olivo come simbolo e tutt’intorno i protagonisti della raccolta, con piccoli doni e una grande allegria, impegnati al “salterello” al suono dell’organetto.

Vino generoso e piatti semplici della cucina contadina ad accompagnare stornelli e ilarità. Tutto questo rivive oggi (dal 1996) all’interno della manifestazione “Le Vie dell’Olio”, in una versione naturalmente aggiornata. Una sfilata attraversa le vie del borgo mentre un carro, trainato da buoi, trasporta la “frasca” addobbata fino alla piazza principale.

Il corteo è composto dai coglitori in abiti d’epoca come il “guazzarone” (una sorta di tunica che veniva utilizzata per ripararsi dall’umidità, dalla nebbia e dai rigori invernali frequenti in epoca di raccolta) e con strumenti originali (come i rastrelli di legno e il “cojituio”) e da un gruppo folkloristico che rievoca i canti e le danze della tradizione contadina umbra.  In piazza del municipio si concentra tutta la festa con degustazioni gratuite della tradizionale “bruschetta” con l’olio novello e di altri prodotti tipici.

Giano è uno di quegli scorci d’Italia che concentra in pochi metri quadrati una ricchezza, umana e storica, in un certo senso inaspettata. Il Castello, il Palazzo pubblico, la parrocchia di S. Michele racchiudono il nucleo centrale della cittadina, risalente al XIII secolo. Inconfondibili e dense di echi spirituali sono le tracce che qui, come altrove in Umbria, raccontano la vicenda di San Francesco.

Appena fuori dalle mura si trova l’omonima chiesa che ripropone l'impianto tipico, a una sola navata, degli edifici mendicanti e il messaggio culturale trasmesso dal movimento francescano, qui tradotto nel cielo di affreschi della cappella del Crocifisso, attribuito a Giovanni di Corraduccio (inizio sec. XV). Di rilievo, poco lontano dal centro, è l'Abbazia di San Felice capolavoro dell'arte romanica umbra risalente al XII secolo.

L’appuntamento a Giano è, allora, il 5 e 6 novembre con la “Mangiaunta”, itinerario gastronomico in quattro frantoi gianesi , e con “Frantoi Aperti sulla Strada del Sagrantino”. Dal 26 al 27 novembre, invece, è la volta della decima edizione della manifestazione “Le Vie dell’Olio”, in concomitanza con la quarta giornata nazionale di “Pane e Olio in Frantoio”, che coinvolge cento Città dell’Olio in tutta Italia.

Degustazioni, laboratori, tavole rotonde e gran galà per celebrare il prodotto, tipico di tutta l’area del Mediterraneo, che ha fatto di Giano una delle realtà appartenenti all’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” più conosciute e apprezzate per la qualità del suo olio.

Infolink:
www.umbriadoc.com
www.stradadelsagrantino.com
www.cittadellolio.it

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