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Campania, l'olio che si mette sul gelato

Ecco un prodotto originale da provare abbinandolo al sorbetto e alla delizia al limone, i dolci tipici di Sorrento.

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Limoni di Sorrento
Le particolari condizioni dei rilievi, sia quelli in superficie che nelle profondità marine, impongono costosi terrazzamenti sulla Penisola Sorrentina, che, lambita però dal clima tipicamente mediterraneo e aiutata dalla natura vulcanica del terreno, presenta un ambiente decisamente originale e tipico, come è altrettanto tipico l'olio Dop che qui viene prodotto.

LA TRADIZIONE. C'è una tradizione particolare della Penisola Sorrentina che risale ai tempi antichi, quando a dominare l'estremo promontorio del Golfo di Napoli, Punta Campanella, si ergeva un Tempio dedicato alla dea Atena, eretto dai Focesi, i coloni greci. Con il tempio l'intera penisola fu consacrata alla Dea Sapienza, tanto che per secoli divenne meta di pellegrinaggi e lungo il percorso i pellegrini erano soliti acquistare l'olio, prodotto in gran quantità anche per farne offerta alla divinità. Non a caso, infatti, Greci e Romani erano concordi nel ritenere che proprio la Dea Atena sia stata la portatrice delle olive e dell'olio. Inoltre in tutta la Penisola Sorrentina ci sono tracce di santuari minori, nelle cui vicinanze sono stati rinvenuti antichi recipienti utilizzati per le offerte di olio.

LA DENOMINAZIONE. Riconosciuto Dop nel giugno 1997, deve il suo nome dal territorio di produzione e lavorazione.

LE CARATTERISTICHE. A prima vista si presenta  con un bel colore giallo paglierino, più o meno intenso, con riflessi verdognoli. L'odore rivela una notevole armonia aromatica, con un delicato sentore di fruttato di oliva e alla fine piacevoli note di erbe aromatiche, di cui si evidenziano soprattutto rosmarino e menta. Il sapore è decisamente dolce con armoniose e lievi note di amaro e piccante. Ha un retrogusto pulito, di mandorla verde e fresca. Le olive che concorrono alla sua produzione sono le cultivar Ogliarola o Minucciola per non meno del 65%; Rotondella, Frantoio o Leccino, da sole o congiuntamente, in misura non superiore al 35%. E' ammessa anche la presenza di altre varietà per un massimo del 20% del totale. Per coltivarle si utilizzano le tecniche tradizionali della Penisola Sorrentina che assicurano all'olio che ne deriva l'elevato e noto pregio qualitativo. Negli oliveti le olive sono raccolte rigorosamente a mano; è autorizzato solo l'ausilio di mezzi meccanici, come scuotitori e pettini vibranti, che agevolano la raccolta, che va effettuata entro il 31 dicembre di ogni anno. Le olive vanno molite entro e non oltre il secondo giorno della raccolta. Per l'estrazione dell'olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici che preservino il più fedelmente le caratteristiche di qualità del frutto.

IL TERRITORIO. La zona di produzione e di lavorazione dell'olio DOP Penisola Sorrentina comprende i territori di 13 comuni della Penisola Sorrentina e dei Monti Lattari, nonché l'isola di Capri. I comuni sono Gragnano, Pimonte, Lettere, Casola di Napoli, Sorrento, Piano di Sorrento, Meta, Sant'Agnello, Massa Lubrense, Vico Equense, Capri, Anacapri e una parte di Castellammare di Stabia. L'oliva ha da sempre dominato questa parte della Campania e, insieme agli agrumi e alla vite, caratterizza l'intero paesaggio della Penisola Sorrentina da tempi immemorabili.

LA PRODUZIONE. La produzione massima di olive ad ettaro è di 90 quintali, con una resa in olio del 20%. Nella zona della Penisola Sorrentina si concentra il 75% dell'olivicoltura della provincia di Napoli, che interessa circa 1.500 ettari di superficie investiti e circa 176 aziende agricole per complessivi 288 ettari di oliveti.

LA CULTURA. Tradizioni, arte, cultura, gastronomia: la Penisola Sorrentina è un vero scrigno di tesori tutti da scoprire, con le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche che lasciano senza fiato. Da Napoli a Sorrento, da Positano a Capri, da Vico Equense a Sant'Agnello, ogni località è pronta ad accogliere i visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

LA CUCINA. Nell'olio della Penisola Sorrentina si amalgamano perfettamente amaro e piccante in un giusto equilibrio: gli odori mediterranei del rosmarino si esaltano nell'abbinamento con il pomodoro e i piatti che ad esso si richiamano. E' ottimo sulle grigliate di pesce e di verdure, ma lo si può provare in maniera originale abbinandolo con insalate di limoni e con il sorbetto e la delizia al limone, dolci tipici di Sorrento.

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