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Bruno Zevi, mostra, Roma

Zevi in mostra a Roma tra storia e controstoria

Il MAXXI omaggia Bruno Zevi con una grande mostra di architettura

Carlo Scarpa
Ufficio Stampa MAXXI
Carlo Scarpa, Padiglione del Venezuela ai Giardini della Biennale di Venezia, 1953-1956
In occasione del centenario della nascita, il MAXXI dedica una grande mostra a Bruno Zevi e ai suo i architetti. Curata da Pippo Ciorra e Jean-Louis Cohen GLI ARCHITETTI DI ZEVI. Storia e controstoria dell’architettura italiana 1944 – 2000, presenta materiali provenienti da preziosi fondi archivistici. La mostra è incentrata sulla figura di Zevi a tutto tondo e sugli architetti che, nelle varie fasi della sua vita, scelse di sostenere e promuovere come Franco Albini, Giovanni Michelucci, Carlo Mollino, Luigi Pellegrin, Mario Ridolfi, Maurizio Sacripanti. Tra i temi emergenti della mostra, inoltre, il ruolo cruciale di Zevi in varie fasi del dibattito architettonico nazionale e internazionale, e l’importanza vitale, per lui e per tutta l’architettura italiana, del rapporto tra Architettura e politica attiva.
 
PERCHÈ ANDARE
 
La mostra è organizzata attraverso tre livelli principali di narrazione. Il primo è un resoconto “illustrato” della biografia di Zevi, ricostruita attraverso le sue parole e le sue azioni pubbliche. Il secondo presenta una selezione di progetti e architetti pubblicati nei suoi libri e nelle sue riviste, commentati dalle sue stesse parole. Il terzo livello affronta il suo funambolico attivismo nel campo della comunicazione dell’architettura: scrittore, editor, consulente di emittenti e case editrici, collaboratore di riviste, curatore di mostre epocali (come quelle su Michelangelo e Brunelleschi), Bruno Zevi esplora in lungo e in largo il campo delle possibilità comunicative dell’architettura e si rivela un precursore assoluto, introducendo media e strumenti mai usati fino ad allora per divulgarla, come la radio, la televisione, l’editoria low-cost.
 
DA NON PERDERE
 
Tra le immagini dei capolavori in mostra segnaliamo il Ponte sul Basento realizzato a Potenza tra il 1967 e il 1976 da Sergio Musmeci, il Padiglione del Venezuela ai Giardini della Biennale di Venezia del 1953 di Carlo Scarpa, l’edificio polifunzionale in via Campania a Roma di Lucio Passarelli (1961-1964), gli immensi volumi della Cartiera Burgo di Mantova realizzata da Pier Luigi Nervi (1961-1964), e il Monumento ai martiri delle Fosse Ardeatine di Mario Fiorentino realizzato tra il 1946 e 1949, il villaggio “La Martella” del gruppo guidato da Ludovico Quaroni a Matera (1951-1954), la Chiesa sull’Autostrada di Giovanni Michelucci (1961-1964).
 
GLI ARCHITETTI DI ZEVI. Storia e controstoria dell’architettura italiana 1944-2000
Fino al 16 settembre 2018
Luogo: MAXXI, Roma
Info: 06 32.48.61
Sito:
www.maxxi.art 
 
 
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