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Roy Lichtenstein, mostra, Pop art, Parma

Roy Lichtenstein e la Pop Art americana a Parma

Alla Villa dei Capolavori oltre 80 opere della Pop Art americana 

Allan D'Arcangelo
Studioesseci
Allan D'Arcangelo - Smoke dream 1, 1963
Apre oggi i battenti alla Fondazione Magnani - Rocca la mostra “Roy Lichtenstein e la Pop Art americana”. Si tratta di una retrospettiva dedicata al genio della POP ART americana Roy Lichtenstein che con le sue opere ha influenzato grafici, designer, pubblicitari ed altri artisti contemporanei tanto che ancora oggi è possibile riscontrare riferimenti al suo stile in ogni ambito del design e della comunicazione. Ricordiamo che Roy Lichtenstein è, insieme a Warhol, la figura più rappresentativa e più conosciuta della Pop Art. Il suo caratteristico stile mutuato dal retino tipografico, il suo utilizzo del fumetto in ambito pittorico, le sue rivisitazioni pop dell’arte del passato lontano e recente sono entrate non solo nella storia dell’arte del Novecento, ma nell’immaginario collettivo anche delle nuove generazioni.
 
PERCHE' ANDARE
 
Curata da Walter Guadagnini la mostra riunisce oltre 80 opere del Maestro e degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana. Per evidenziare sia la sua originalità che la sua appartenenza a uno specifico clima, saranno presenti infatti, a confronto con quelle di Lichtenstein, anche opere iconiche di Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D’Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana. Fra i capolavori di Lichtenstein saranno presenti Little Aloha (1962) e Ball of Twine (1963), ma anche  una rarissima opera degli inizi come VIIP! (1962), e  una strepitosa serie di opere grafiche, tra le quali spiccano Crying Girl (1963) e Sweet Dreams, Baby! (1965), le più geniali e celebri rielaborazioni delle tavole dei comics che ancora oggi identificano non solo Lichtenstein ma un intero decennio della storia dell’arte e del costume del XX secolo.
 
DA NON PERDERE
 
Fra le opere degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana segnaliamo le astrazioni numeriche e letterarie di Robert Indiana, presente in mostra con un prezioso “FOUR” degli anni Sessanta e una celebre scultura “LOVE”, mentre di Andy Warhol ritroviamo il ciclo “Flowers”. L'esposizione è poi punteggiata da alcune serie di fotografie che ritraggono Lichtenstein all’opera nel suo studio. Gli autori sono due protagonisti della fotografia d’arte italiana, Ugo Mulas e Aurelio Amendola, che, in diversi momenti, hanno ritratto Lichtenstein: in questo modo non solo si può entrare nell’officina dell’artista, ma anche leggere il rapporto che sempre ha legato la cultura italiana al pittore.
 
ROY LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA
Dall’8 settembre al 9 dicembre 2018. 
Luogo: Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Info: 0521 848327 / 848148 
Sito: www.magnanirocca.it
 
 
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