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Spatium, collettiva, Bergamo

Nella Pianura Bergamasca è tempo di Spatium

In 6 comuni della Pianura Bergamasca si indaga il tema dello spazio con 36 artisti

Nicolò Cecchella
Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication
Nicolò Cecchella a Palazzo Botti
S'intitola “Spatium” l'iniziativa curata da Angela Madesani che vede dialogare antico e contemporaneo in contesti d’eccezione situati nella provincia bergamasca, distanti pochi chilometri l’uno dall’altro: da Palazzo Botti a Torre Pallavicina residenza di villeggiatura estiva degli Sforza, a Palazzo Visconti a Brignano Gera d’Adda, leggendaria residenza dell’Innominato raccontato dal Manzoni e, per rimanere in tema letterario, il Castello di Pagazzano che accolse il Petrarca che proprio nelle sue sale compose i Trionfi. E ancora il settecentesco Palazzo Giovanelli a Morengo ora sede del Comune, Villa Colleoni a Cortenuova costruita nella seconda metà del Settecento, utilizzata per la mostra negli ampi spazi del giardino all’inglese, come a Palazzo Tirloni a Covo.  
 
PERCHE' ANDARE
 
La mostra indaga il tema dello spazio e il rapporto creato dagli artisti con il territorio che li ospita e con i luoghi ricchi di storia e tradizioni in cui sono stati invitati ad esporre. Nel percorso espositivo sculture, installazioni e opere di grande formato realizzate da Giulia Marchi a Nicolò Cecchella da Gregorio Botta e Jacopo Mazzonelli a Hidetoshi Nagasawa, da Pietro Coletta e Satoshi Hirose a Marco Di Giovanni, Giovanni Termini, Josè Barrias Ilaria Cuccagna, Andrea Liberni, Gianluca Quaglia, Paola Risoli, Ulrich Egger, Angelo Barone, Giuseppe Buffoli Chiara Leccae e Anne e Patrick Poirier. Una particolare attenzione è stata posta alle opere per esterni, avendo selezionato lavori già pensati per stare all’aperto come l’opera creata site specific per l’esterno di Palazzo Visconti di Daniele Nitti Sotres e quelli di Nataly Maier, Daniele Salvalai e Alessio Barchitta installate nel bellissimo giardino di Cortenuova. Ma anche in sedi più piccole come il giardino privato di Palazzo Tirloni a Covo, che ospita i lavori di Luciano Maciotta sul recupero e la trasformazione dell’energia e di Marco Tronci Lepagier, o a Morengo dove Sara Frattini propone una riflessione sul concetto di spazio fisico e mentale.
 
DA NON PERDERE
 
Non mancano le opere realizzate con la fotografia, il video e la pittura. Palazzo Botti dà spazio ad artisti come il pittore Manuele Cerutti e i fotografi Massimiliano Gatti e Giovanni Scotti e al videoartista olandese Eelco Brand, mentre nel Castello di Pagazzano in una lunga sala non affrescata, il corto “Lo Sguardo di Michelangelo” del grande regista Michelangelo Antonioni dialoga con le fotografie di Aurelio Amendola dedicate sempre alla scultura di Michelangelo e con alcune immagini di Leonardo Genovese che ritraggono oggetti della memoria dalla valenza quasi metafisica. Nelle carceri del Castello di Covo i lavori sulla mancanza fisica della giovane Rachele Moscatelli sono posti in dialogo con l’angusto spazio.
 
SPATIUM
Fino al 15 luglio 2018
Luogo: Covo - Torre Pallavicina - Morengo - Cortenuova - Pagazzano – Brignano Gera d’Adda
Info: 0363 992572 / info@palazzocolleoni.it
 
 
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