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'900 italiano, mostra, Roma

Le affinità elettive tra Parma e Roma

Alla Gam le opere del '900 italiano conservate alla Fondazione Magnani  Rocca e alla Galleria d’Arte Moderna capitolina dialogano in “Affinità Elettive”

Sacco
© Fondazione Magnani Rocca
Alberto Burri -  Sacco, 1954
Nasce dalla volontà di accostare alcuni capolavori della collezione parmense della Fondazione Magnani Rocca a quelli della collezione capitolina della Galleria d’Arte Moderna,  la mostra “Affinità Elettive”  che fino al 13 marzo 2016 sarà visitabile alla GAM di via Francesco Crispi. L’esposizione oltre a presentare al pubblico romano alcuni dei capolavori della raccolta di Luigi Magnani, fondatore del museo parmense, sottolinea il valore e il prestigio culturale che lungo il corso del Novecento ha connotato la sua figura di mecenate illuminato. In mostra le opere dei maestri del primo ‘900 italiano da de Chirico a de Pisis, da Morandi a Casorati, da Afro a Trombadori a Burri.

Perché andare
Curato da Maria Catalano, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Stefano Roffi, Il percorso della mostra espone una selezione di circa quaranta opere della prestigiosa collezione parmense in dialogo con un numero analogo di opere della Galleria d’Arte Moderna, sulla base di pure consonanze e suggestioni formali, di temi ed ambiti figurativi. Le opere della collezione Magnani trovano straordinaria affinità con quelle della collezione capitolina che, grazie alla felice stagione di acquisizioni condotta nella prima metà del Novecento presso le più importanti manifestazioni nazionali, a partire dalle Quadriennali, documenta con continuità gli sviluppi e tendenze dell’arte italiana post-risorgimentale e della prima metà del secolo scorso, con particolare riferimento al periodo tra le due guerre. L’esposizione è arricchita da opere provenienti dal Macro-Roma e dalla Casa Museo Alberto Moravia, e si conclude con una sezione di opere grafiche dedicata alle acqueforti di Giorgio Morandi.

Da non perdere
Al capolavoro di Giorgio de Chirico,” L’enigma della partenza”, una delle gemme della collezione Magnani, vengono così accostate, ad esempio, alcune opere della collezione capitolina che della speculazione metafisica presentano spunti e rimandi formali; al nucleo parmense delle nature morte di Giorgio Morandi e di Filippo De Pisis, dei quali Luigi Magnani fu grande collezionista, viene giustapposto un vario panorama di opere della raccolta romana che negli stessi anni testimonia la ricerca formale svolta sul tema dell’oggetto sul piano, da parte di molti artisti italiani. I rimandi sono molteplici e interessano artisti di primo piano, da Marino Marini a Giacomo Manzù, da Ettore Colla a Leoncillo, da Mafai a Scialoja, da Gino Severini ad Alberto Savinio.

AFFINITÀ ELETTIVE. Da de Chirico a Burri
Opere della Galleria d’Arte Moderna e della Fondazione Magnani Rocca
Fino al 13 marzo 2016
Luogo: Galleria d’Arte Moderna di Roma
Info: 060608
Sito: www.galleriaartemodernaroma.it

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