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Ribera, Caravaggeschi, mostra, Palermo

I pittori caravaggeschi sbarcano a Palermo

La Fondazione Sicilia ospita una preziosa mostra dedicata ai pittori "caravaggeschi" 

Susanna e i vecchioni
Civita
Mattia Preti - Susanna e i vecchioni, 1656-1659 circa
Apre oggi al pubblico negli spazi di Villa Zito Da Ribera a Luca Giordano. Caravaggeschi e altri pittori della Fondazione Roberto Longhi e della Fondazione Sicilia, una mostra dedicata ai pittori che hanno operato nell’Italia centromeridionale nel Seicento e nel primo Settecento e in particolare ai numerosi artisti che chiamiamo “caravaggeschi”. La maggior parte delle opere esposte provengono dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, che custodisce il lascito  di quello che è stato il più importante storico dell’arte italiano, oltre che uno straordinario collezionista.
 
PERCHE' ANDARE
 
Curato da Maria Cristina Bandera, il percorso espositivo si apre  con il capolavoro di Valentin de Boulogne, la “Negazione di Pietro” che  raffigura un soggetto caro a tutti i caravaggeschi: l’ambientazione della scena è infatti un preciso riferimento alla famosa Vocazione di San Matteo di Caravaggio, nella chiesa di San Luigi dei Francesi.  Tra i grandi capolavori del primo caravaggismo spicca una serie di cinque tele raffiguranti gli Apostoli, in origine parte di una serie completa, del giovane Jusepe de Ribera e la “Deposizione di Cristo” di Battistello Caracciolo. E poi ancora il “David con la testa di Golia” di Giovanni Lanfranco e la “Vanità” di Angelo Caroselli. Tra le opere restaurate per l'occasione menzioniamo la “Torre di san Vincenzo a Napoli”  di Viviano Codazzi e  il “David” di Andrea Vaccaro. In mostra anche due capolavori di Mattia Preti, l’artista che più di ogni altro pittore contribuì al mantenere fino alla fine del Seicento la vitalità della tradizione caravaggesca. 
 
DA NON PERDERE
 
In occasione dell'esposizione vengono inoltre presentate quattro opere di alto valore artistico appartenenti alla Fondazione Sicilia. Si tratta di due grandi tele di Luca Giordano, artista che traghetta l’arte napoletana dal naturalismo di Ribera verso la pittura più chiara e leggera del Settecento, rappresentato da una drammatica “Giuditta” e da un monumentale quadro mitologico con “Nettuno e Anfitrite”. Altre due opere della Fondazione palermitana sono “Cristo e la samaritana” di Mattia Preti e “Salomone e la regina di Saba” di Francesco Solimena che si accostano alle tele degli stessi artisti presenti nella collezione Longhi.
 
DA RIBERA A LUCA GIORDANO 
Dal 7 febbraio al 10 giugno 2018
Luogo: Villa Zito, Palermo
Info: 0917657621
Sito: mostracaravaggeschi.it
 
 
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