Ritorna a vicenza dopo 4 secoli, l'olio su tavola “La Trasfigurazione di Cristo”, capolavoro di Giovanni Bellini che oltre ad essere al centro di una mostra dossier in Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, è inserito nell’Itinerario Belliniano promosso della Città. Si tratta di un itinerario che, nello spazio di una passeggiata di pochissimi minuti, nel cuore della città, offre due altri capolavori del grande artista: il grandioso “Battesimo di Cristo”, in Santa Corona, e il “Cristo crocifisso”, in Palazzo Chiericati. Ricordiamo che la Trasfigurazione venne commissionato al Bellini per essere collocato sull'altare della cappella Fioccardo della Cattedrale di Vicenza anche se nel 1613 venne rimossa. La si ritrova più avanti nella Collezione Farnese a Parma. Con il passaggio degli eredi Farnese a Napoli, nel 1734 anche il Bellini seguì Carlo di Borbone. Prima collocato a Palazzo Reale, entrò poi nella Collezione Farnesiana di Capodimonte, fino ad essere trasferito nel 1806 a Palermo.
Perchè andare
Della Trasfigurazione colpisce sopratutto l'ampio paesaggio veneto e padano, dove sono riconoscibili il campanile della Basilica di Sant'Apollinare in Classe e la Tomba di Teodorico a Ravenna, e dove si vede una campagna solcata da sentieri, sullo fondo di colline e montagne. La straordinarietà della pala “Battesimo di Cristo” è invece legata all'eccezionale morbidezza dei toni del paesaggio e del cielo, da cui scende una calda luce che si insinua nelle valli attorno al Giordano. Infine il Cristo Crocifisso colpisce perchè Bellini colloca la scena in un ambiente del tutto atipico, caratterizzato da tre lapidi tombali che forma ed iscrizioni dichiarano ebraiche, in un paesaggio extraurbano prossimo a una città che appare a un tempo reale e ideale.
Da non perdere
Nell'accogliere il Cristo Crocifisso a Palazzo Chiericati, il referente scientifico Giovanni Federico Carlo Villa ha voluto farne il fulcro di una mostra dossier tesa a narrare l'invenzione del paesaggio moderno e la stupefacente qualità pittorica di uno dei massimi rivoluzionari della storia dell'arte occidentale. Nelle sale espositive si sviluppa un racconto che dal paesaggio architettonico passa a quello botanico - oltre trenta le specie magnificamente ritratte da Bellini - e infine quello anatomico, in uno studio che rende l'artista veneziano attento esegeta di ogni dato reale.
BELLINI, “Ospite illustre” di Vicenza
Dall' 8 ottobre al 26 febbraio 2017
Luogo: Sedi Varie, Vicenza
Info: www.museicivicivicenza.it