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Ludovico Ariosto, mostra, Ferrara

Ferrara: prorogata la mostra che celebra l'Ariosto

A Palazzo dei Diamanti ancora tre settimane per vedere il mondo dell'Orlando Furioso

Il Gattamelata
StudioEsseci
Giorgione – Il Gattamelata, 1505-10circa
La Fondazione Ferrara Arte, visto il grande successo di pubblico e di critica, ha deciso di prorogare fino al 29 gennaio 2017 “Orlando Furioso 500 Anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”. Si tratta dell'esposizione che per i 500 anni dell'Orlando Furioso mette in scena il repertorio iconografico che nutriva l'immaginazione di Ludovico Ariosto alle prese con la prima stesura dell'Orlando Furioso. In mostra dipinti, sculture, arazzi, libri, manoscritti miniati, strumenti musicali, ceramiche invetriate, armi e oggetti rari che fanno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini, offrendo al contempo un suggestivo spaccato dell’Italia delle corti in cui il libro fu concepito. 
 
Perchè andare
Curata da Guido Beltramini e Adolfo Tura, la mostra riunisce le opere conosciute o ammirate dal poeta, dall’olifante dell’XI secolo, che la leggenda vuole sia il corno che Orlando fece risuonare a Roncisvalle, alla straordinaria scena di battaglia di Leonardo da Vinci concessa in prestito dalla regina Elisabetta II. E poi ancora la preziosa terracotta invetriata dei Della Robbia raffigurante l’eroico condottiero Scipione dal Kunsthistorisches Museum di Vienna e il romantico, trasognato Gattamelata di Giorgione dagli Uffizi, celebre comandante di ventura ritratto nella sua luccicante armatura moderna. In mostra anche il raffinato dipinto “La liberazione di Andromeda” di Piero di Cosimo sempre degli Uffizi, fonte dell’episodio di Ruggiero che salva Angelica dalle spire del drago, all’immaginifica e monumentale visione di Minerva che scaccia i Vizi dal giardino delle Virtù di Mantegna del Louvre, che Ariosto vide nel camerino d’Isabella d’Este, le cui figure fantastiche ricompaiono nel corteo di mostruose creature incontrato da Ruggiero nel regno di Alcina.
 
Da non perdere
Fra le più preziose opere presenti nella mostra segnaliamo il “Baccanale degli Andrii” di Tiziano, proveniente dal Museo del Prado che ritorna per la prima volta a Ferrara, ma anche il “San Giorgio e il drago” di Paolo Uccello del Musée Jacquemart-André di Parigi. E poi ancora il “Busto di donna di profilo con elmo” di Marco Zoppo proveniente dal British Museum e il “San Giorgio” di  Cosmè Tura???? della Fondazione Giorgio Cini.
 
ORLANDO FURIOSO 500 ANNI. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi
Fino al 29 gennaio 2017
Luogo: Palazzo dei Diamanti, Ferrara
Info: 0532 244949
Sito: www.palazzodiamanti.it 
 
 
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