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Faig Ahmed, Bizhan Bassiri, personale, Roma mostre

Faig Ahmed e Bizhan Bassiri al Macro di Roma 

Al Macro Testaccio due nuove mostre aprono al pubblico il 10 febbraio. In mostra le opere di Faig Ahmed e di  Bizhan Bassiri in due personali

Outflow
Zètema
Faig Ahmed - Outflow,  2013
Due nuove mostre inaugurano oggi la stagione 2016 del Macro Testaccio. Si tratta di Points of Perception, la prima personale italiana presso un museo dell’artista azero Faig Ahmed e di La riserva aura del Pensiero Magmatico che mette in scena le opere dell'italo persiano Bizhan Bassiri. Nato nel 1982 a Baku (Azerbaijan), Faig Ahmed si è laureato nel 2004 presso la facoltà di scultura dell’Azerbaijan State Academy of Fine Art a Baku. Al momento l'artista si concentra sullo studio delle qualità artistiche dei tappeti azeri, scompone la loro struttura tradizionale, per poi riassemblare casualmente le componenti dell’oggetto originario e fornire loro la forma di scultura contemporanea. Nato a Tehran nel 1954, Bizhan Bassiri comincia, invece, a esporre nel 1981 partecipando a mostre personali e collettive. La ricerca artistica di Bassiri inizia con l’utilizzo di materiali diversi: superfici di cartapesta e di acciaio e bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche. Tutta la produzione dell’artista è generata da una sorta di epifania, da una forza creatrice trascendente, che prende forma attraverso l’artista.
 
Perchè andare
La mostra Points of Perception curata da Claudio Libero Pisano, presenta una serie di opere site-specific che hanno come filo conduttore il Sufismo. Attraverso questa forma di ricerca mistica, l’artista crea la relazione tra la coscienza e tutto quanto esiste al di fuori di essa. L’arte è uno strumento per ampliare i sensi, e l’artista il tramite della condivisione. Sperimentando tecniche diverse e collegandole a pratiche mistiche, Ahmed trova una sua peculiare soluzione all’interrogativo sulla percezione della verità. La mostra di Bizhan Bassiri curata da Bruno Corà rappresenta, invece, la naturale evoluzione di un percorso iniziato nel 1984 con il “Manifesto del Pensiero Magmatico”, che si esprime nella particolare e multiforme iconografia dell'artista attraverso la materia nella quale si concretizza la sua idea di “Riserva Aurea”. La sperimentazione tecnica, materica e linguistica, che caratterizza il cammino di Bassiri, lo ha portato, all’utilizzo di diversi materiali come la carta pesta, il bronzo, l’acciaio, ed elementi lavici, e nasce dalla volontà di esprimere, tramite l’uso della scultura l’immagine che sottende al pensiero “magmatico”.
 
Da non perdere
 
Fra le opere in mostra di Ahmed segnaliamo i suoi noti “carpet works”, con i quali l’artista trasforma oggetti dalla tradizione secolare in imponenti opere d’arte contemporanea, creando manufatti che sembrano proiettati nel futuro grazie a un’estetica azzardata e fuori dal tempo, nonostante l’esecuzione fedele ad antichissimi procedimenti. Il centro del lavoro di Bassiri sono invece i "Dadi della sorte", affiancati da 6 Serpi auree e da una serie di sculture placcate d’oro composte da 12 Bastoni battenti, 4 leggii e 4 Erme, mentre 32 Erme ricoperte di zolfo fanno da sentinella.
 
BIZHAN BASSIRI. La Riserva Aurea del Pensiero Magmatico
FAIG AHMED.Points of Perception
Dal 10 febbraio al 29 marzo 2016
Luogo: Macro Testaccio, Roma
Info: 060608
Sito: www.museomacro.org
 
 
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