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Sassoferrato, mostra, Perugia

A Perugia mostra dedicata a Sassoferrato

A San Pietro ritorna “L’Immacolata Concezione”, capolavoro di Giova Battista Salvi

Giovan Battista Salvi 
StudioEsseci
Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato - Trasporto di Cristo
È tornata a casa dopo più di due secoli la pala de “L’Immacolata Concezione”, capolavoro di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato. Il ritorno momentaneo dell'opera in Italia è stato reso possibile grazie alla mostra "Sassoferrato. Dal Louvre a San Pietro: la collezione riunita" che rimarrà aperta fino al prossimo primo ottobre alla Galleria "Tesori d'arte" dell'Abazia di San Pietro. Ricordiamo infatti che la magnifica pala, oggi nel Museo del Louvre, venne trasferita in Francia da Dominique-Vivant Denon, direttore del Musée Napoleon. Da quel momento l'opera non è più rientrata in Italia, nonostante fosse tra i tesori della millenaria abbazia benedettina di Perugia. 
 
PERCHE' ANDARE
 
Il percorso espositivo curato da Cristina Galassi e Vittorio Sgarbi presenta una quarantina di dipinti, in parte di Sassoferrato in parte di famosi maestri ai quali l’artista si ispirò. La mostra è quindi l'occasione ideale non solo per ammirare le 17 opere eseguite dal Salvi per il complesso benedettino di San Pietro, ma anche per aprezzare le opere di Pietro Perugino, il grande maestro umbro lungamente studiato da Sassoferrato. L’intento è infatti quello di far capire quanto il pittore rinascimentale abbia influito sulla visione dell’artista seicentesco, a cominciare dalla purezza formale delle immagini. In mostra vengono messe a confronto anche due copie della “Deposizione Borghese” di Raffaello, la prima di Orazio Alfani, la seconda di Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino, provenienti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, con la bella versione dipinta da Sassoferrato nel 1639. E poi ancora di Sassoferrato tre versioni della cosiddetta “Madonna del Giglio” e la “Giuditta con la testa di Oloferne” considerata uno dei capolavori del Seicento italiano.
 
DA NON PERDERE
 
Lo studio sistematico delle opere esposte, in aggiunta ad alcuni documenti inediti emersi dalle carte custodite nell’archivio della Basilica e alla pubblicazione di nuove fonti utili per la ricostruzione della vita del Sassoferrato, confluiranno in un ricco catalogo a stampa edito da Aguaplano che si è posto l’obiettivo di ridare nuova luce a un artista efficacemente definito da Adolfo Venturi “un quattrocentista smarrito nel Seicento”.
 
SASSOFERRATO. Dal Louvre a San Pietro. La collezione riunita
Fino al primo Ottobre 2017
Luogo: Complesso Benedettino di San Pietro, Galleria Tesori d’Arte, Perugia
Info: www.sanpietroperugia.it
 
 
Saperne di più su LA MOSTRA DEL GIORNO
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