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Longobardi, mostra, Napoli

A Napoli prorogata la mostra sui Longobardi

Al MANN è stata prorogata la chiusura della fortunata mostra sui Longobardi

Longobardi. Un popolo che cambia la storia
Villaggio Globale International
Spada con impugnatura aurea Prov. Nocera Umbra Roma, Museo Alto Medievale
La straordinaria mostra sui Longobardi in corso al Museo Archeologico Nazionale di Napoli è stata prorogata eccezionalmente fino al 2 aprile. Si tratta di “Longobardi. Un popolo che cambia la storia” che nata dalla  collaborazione internazionale tra i Musei Civici di Pavia, Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Museo Statale Ermitage rappresenta una prima assoluta per l'italia meridionale. L'iniziativa è il  punto di arrivo di oltre 15 anni di nuove indagini archeologiche, epigrafiche e storico-politiche su siti e necropoli altomedievali, frutto del rinnovato interesse per un periodo cruciale della storia Italiana ed europea. 
 
PERCHE' ANDARE
 
Curata da Gian Pietro Brogiolo e Federico Marazzi con Ermanno Arslan, Carlo Bertelli, Caterina Giostra, Saverio Lomartire e Fabio Pagano e con la direzione scientifica di Susanna Zatti, Paolo Giulierini e Yuri Piotrovsky, la mostra organizzata da Villaggio Globale International presenta oltre 300 opere provenienti da più di 80 istituzioni fra musei e altri enti prestatori. Il percorso espositivo consente di dare una visione complessiva e di ampio respiro (dalla metà del VI secolo, dalla presenza gotica in Italia, alla fine del I millennio) del ruolo, dell’identità, delle strategie, della cultura e dell’eredità del popolo longobardo che nel 568, guidato da Alboino, varca le Alpi Giulie e inizia la sua espansione sul suolo italiano. Una terra divenuta crocevia strategico tra Occidente e Oriente, un tempo cuore dell’Impero Romano e ora sede della Cristianità, ponte tra Mediterraneo e Nord Europa.
 
DA NON PERDERE
 
In mostra è quindi possibile ammirare 58 corredi funerari esposti integralmente,  3 cripte longobarde pavesi, appartenenti a soggetti diversi, aperte per la prima volta al pubblico in un apposito itinerario e i reperti di ben 32 siti longobardi. Centinaia sono i materiali dei depositi del MANN vagliati dall’Università Suor Orsola Benincasa, per individuare e studiare per la prima volta i manufatti d’epoca altomedievale conservati nel museo napoletano. Presenti nell'esposizione alcuni importanti manufatti provenienti da Cividale del Friuli (Udine), sede del primo Ducato d'Italia come un timpano di ciborio lapideo, proveniente dal monastero di Santa Maria in Valle, e il calco in gesso del retro di una lastra frammentaria del Museo Cristiano e Tesoro del Duomo.
 
Longobardi. Un popolo che cambia la storia”
Fino al 2 aprile 2018
Luogo: MANN, Napoli
Info: www.museoarcheologicodinapoli.it
 
 
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