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Arte Islamica, Uffizi, Firenze

A Firenze si viaggia nell'arte islamica

Agli Uffizi e al Bargello in mostra mezzo millennio di arte musulmana

Gentile da Fabriano
CIVITA
Gentile da Fabriano - Adorazione dei Magi, 1423
È l’arte islamica con i suoi straordinari tappeti, i “mesci roba”, i vasi “all’azzimina”, i vetri smaltati, i cristalli di rocca, gli avori, le ceramiche a lustro ad essere protagonista a Firenze di un iniziativa congiunta tra Bargello e Uffizi. E' la mostra Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento che curata da Giovanni Curatola vuole essere un occasione unica per scoprire conoscenze, scambi, dialoghi e influenze tra le arti di Occidente e Oriente. Ricordiamo che l’interesse antico di Firenze per il mondo islamico, è testimoniato già nei diari dei mercanti fiorentini Simone Sigoli, Leonardo Frescobaldi e Giorgio Gucci che nel 1384, durante il loro pellegrinaggio in Terrasanta, visitarono anche il Cairo e Damasco, stupiti dalla quantità e dalla straordinaria bellezza dei manufatti.
 
PERCHE' ANDARE
 
Il percorso espositivo nella sede del Bargello illustra un periodo fondamentale di ricerca, collezionismo e allestimenti museali di fine Ottocento e inizio Novecento, con opere della donazione di Carrand e dell’altro grande collezionista inglese, Frederick Stibbert, ma anche dei toscani Stefano Bardini e Giulio Franchetti. Agli Uffizi sono invece raccolte le testimonianze artistiche dei contatti fra Oriente e Occidente. In mostra sono presenti non solo le suggestioni a partire dai caratteri arabi delle aureole della Vergine e di San Giuseppe e dai costumi nell’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano ma anche gli esemplari preziosi della lavorazione dei metalli, ricercatissimi già dai tempi di Lorenzo il Magnifico. E poi ancora le ceramiche orientali, o quelle ispano-moresche con stemmi nobiliari fiorentini, stoffe e grandi tappeti provenienti dall’Egitto mamelucco di fine Quattrocento o degli inizi del Cinquecento. Non mancano i vetri, i metalli e gli splendidi manoscritti.
 
DA NON PERDERE
 
Si tratta di un viaggio, vario, e affascinante attraverso secoli di scambi e contaminazioni culturali, arricchito anche da prestiti provenienti da importanti musei italiani e stranieri. Fra i manoscritti, spiccano le pagine del più antico codice datato (1217) del “Libro dei Re” del persiano Firdusi, posseduto dalla Biblioteca Nazionale, e gli esemplari orientali della Biblioteca Medicea Laurenziana, rari per datazione e provenienza.
 
Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento
Fino al 23 settembre
Luogo: Aula Magliabechiana delle Gallerie degli Uffizi e Museo Nazionale del Bargello, Firenze
Info: 055 23885
Sito: www.uffizi.it
 
 
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