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Moncalieri
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Moncalieri
Moncalieri era già un borgo importante nel Duecento, ma fu con i Savoia che conobbe il massimo splendore, quando divenne un punto chiave del sistema difensivo che circondava Torino.  Alla fine del Quattrocento un principe tedesco, Bernardo di Baden Baden, morì di peste tra le mura cittadine; in seguito ad alcuni miracoli venne beatificato e divenne patrono di Moncalieri. Fino al Cinquecento il comune controllava un vasto territorio ed ospitava molti ordini religiosi, fra i quali i templari, i frati dell'Ordine carmelitano e i frati cappuccini. Nel Seicento Moncalieri poteva già fregiarsi del titolo di città che le fu dato dal re Carlo Emanuele I in occasione delle nozze del figlio Vittorio Amedeo I svoltesi nel 1619 proprio a Moncalieri. Il borgo subisce più volte l'aggressione della peste e assalti degli eserciti nemici, mentre sotto i Savoia diverse pagine decisive della storia vennero scritte nel Castello. Durante il Risorgimento ci fu il famoso Proclama di Moncalieri e qui vennero educate le menti dei rampolli reali attraverso l'istituzione del Real Collegio Carlo Alberto. La Moncalieri ottocentesca era dimora prediletta di Vittorio Emanuele II: durante questo secolo oltre l'attività tessile si incrementa l'antica tradizione di laterizi, nascono fabbriche di zolfanelli e di biciclette, si sviluppa l'industria alimentare e sorge la fonderia Limone vicino al Sangone. Per una parte del secolo seguente la città diventa meta di vacanze, specialmente dei torinesi. Testimoni del fenomeno turistico sono le numerose cartoline storiche che ancora si possono acquistare in alcuni negozi cittadini. Oggi Moncalieri ospita un notevole numero di insediamenti industriali ad alta tecnologia, come la prototipizzazione delle automobili.
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