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COMO
Vedere all'aperto:
La vista del lungolago è senz'altro tra le bellezze naturalistiche presenti nell'area, la prima di cui fare esperienza. Il contesto è davvero eccezionale e molti turisti arrivano nel comasco attratti anzitutto dalla cornice naturale del lago di Como. Appena fuori dal centro potrete vedere le pittoresche ville settecentesche, che sono famose anche per i loro grandi parchi. La più celebre tra queste abitazioni è Villa Olmo, costruita per volontà di Innocenzo Odescalchi su progetto di Simone Cantoni, che ancora oggi conserva l'originario impianto neoclassico. Se desiderate impegnarvi per qualche tempo in camminate nella natura, il Parco Regionale di Como Spina Verde riserva dei percorsi naturalistici davvero pieni di fascino, dove potrete entrare in diretto contatto con flora e fauna locale. La regione dei laghi e la pianura sottostante possono essere godute anche dall'arrivo della funicolare Como - Brunate e dai percorsi che si snodano nei dintorni, offrendo molti eccezionali punti panoramici.
Musei:
Il Museo Civico Archeologico ha sede presso il caratteristico palazzo Giovio, e conserva moltissimi reperti che vanno dalla preistoria locale, alla ricchissima ed interessante sezione romana, per finire col medioevo. Se state arrivando dalla visita di Palazzo Olginati, nei pressi della struttura troverete il Museo storico "Giuseppe Garibaldi", che nelle sue sezioni presenta un'interessante suddivisione in epoche storiche e temi specifici: troverete ad esempio il risorgimento, la storia contemporanea, l'etnografia e la quadreria. Il museo della seta, vista l'importanza che ricopre la fabbricazione di questo tessuto nella zona del comasco, può essere molto interessante da visitare. Conserva macchinari tessili, esempi di tessuto, e percorre 150 anni di tradizione inerente le tecniche relative alla lavorazione di questo materiale.
Monumenti:
Molto impressionante è il monumento che la città di Como dedica ai caduti: la struttura è un'imponente torre alta trentatré metri aperta da grandi finestroni e completamente rivestita di pietra di Aurisina e Reppen. Si trova a poca distanza dal Tempio Voltiano presso i giardini pubblici del lungolago. All'interno troverete una forma monolitica di granito dall'eccezionale peso di circa 40 tonnellate rivestita di diorite d'Anzola, che costituisce il sacrario e porta incisi i nomi di seicentocinquanta caduti del comasco impiegati nella prima guerra mondiale. Sulla facciata rivolta verso il lago è scolpita la frase: "Stanotte si dorme a Trieste o in Paradiso con gli eroi".
Palazzi:
Il Duomo della città intitolato a Santa Maria Assunta, ha la particolarità di essere l'ultimo duomo gotico costruito in Italia, nel 1396. I lavori per la costruzione terminarono nel 1770, con l'elevazione della cupola, opera di Filippo Juvara. La cattedrale presenta un impianto a croce latina con tre navate con transtetto sormontato appunto dalla cupola. All'interno vi sono custoditi arazzi del XVI secolo e XVII secolo e dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini e di Gaudenzio Ferrari. La basilica di San Carpoforo fu la prima basilica della diocesi di Como, e la sua prima cattedrale. La basilica presenta tre navate sorrette da pilastri a sezione rettangolare, a sostegno di arcate, che reggono la copertura a capriate della navata centrale e la copertura a crociera delle due navate laterali. Al termine delle navate sorge un presbiterio sopraelevato, accessibile attraverso due scale in pietra. La Basilica di Sant'Abbondio, finita di riedificare in stile romanico nel 1095, è composta da cinque navate assai slanciate. A suscitare il senso di slancio e verticalità contribuiscono i due campanili gemelli posti nella zona absidale della struttura. La chiesa ospita poi bassorilievi romanici e una serie completa di affreschi della metà del Trecento. Sotto l'altare maggiore si conservano le reliquie del patrono. Il Tempio Voltiano, dono alla città dell'imprenditore cotoniero Francesco Somaini, è stato pensato come sede per la conservazione ed esposizione delle macchine di Volta. Come progettista fu prescelto l'architetto Federico Frigerio, che realizzò l'opera in stile neoclassico richiamandosi esplicitamente al Pantheon. Somaini volle che l'edificio fosse degno del grande scienziato comasco non solo per l'alto valore scientifico e documentario del contenuto, ma anche per il suo aspetto monumentale che desse nuovo lustro alla città. La struttura è stata inaugurata nel 1928.
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