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Aosta
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AOSTA
Vedere all'aperto:
La natura attorno alla città è la prima cosa da considerare, dati i moltissimi sentieri percorribili in ogni momento dell'anno. D'inverno le stazioni sciistiche sono raggiungibili dalla città tramite un impianto di collegamento con una grossa capacità oraria. Le piste sono ben disposte e i panorami magnifici. La stazione a monte del capoluogo si chiama Pila, e conta 70 Km di piste (22 dei quali coperti da innevamento programmato) che si snodano da quota 1800 m fino ai 2750 m del Couis.In città passeggiando per il centro vi imbatterete senza dubbio nelle antiche rovine romane vicine a piazza San Francesco. Nel suo sottosuolo, si nascondono i resti delle terme romane. Gli scavi archeologici non sono ancora terminati, quindi la struttura non è accessibile al pubblico, ma quando emerso sinora ha mostrato un impianto sofisticato di distribuzione dell'acqua calda e fredda, nonché di riscaldamento degli ambienti. Il giardino pubblico presente nel cuore del centro è un luogo inaspettatamente ricco di storia. È stato costruito alla fine del 1800 allo scopo di dare un benvenuto piacevole ai passeggeri che sbarcavano alla vicina stazione dei treni. A ricordo del fatto che locomotive e vagoni poterono arrivare in Valle d'Aosta anche grazie all'intervento di Vittorio Emanuele II, al re è dedicata una statua, posta proprio al centro del giardino.
Musei:
Il museo archeologico di piazza Roncas, oltre a conservare numerosi reperti che vanno prevalentemente dall'epoca preistorica a quella romana, è sede delle mostre temporanee presentate nella città. Un altro museo è quello del Tesoro della Cattedrale, che custodisce molte delle ricchezze artistiche della Cattedrale stessa e molti reperti e oggetti provenienti dalle altre chiese presenti nella regione.
Monumenti:
La Porta Pretoria è la porta di ingresso orientale della città romana di Augusta Praetoria Salassorum ovvero l'attuale Aosta. Fonti attestano che sia stata costruita nel 25 a.C. Si trova tuttora in eccellente stato di conservazione ed è formata da due serie di archi, uno maggiore centrale e due minori laterali, che racchiudono una piazza d'armi. Su entrambi gli archi sono visibili i camminatoi delle sentinelle. Anche l'arco di Augusto risale allo stesso anno ed è stato edificato per commemorare la vittoria dei Romani sui Salassi ad opera di Aulo Terenzio Varrone. L'Anfiteatro romano invece si trova all'interno della cinta muraria romana e le sue rovine sono inglobate nel monastero di Santa Caterina.
Quartieri:
Aosta si sviluppa attorno al suo Corso principale, lungo il quale potrete trovare anche le attrattive principali della città, come le rovine risalenti all'epoca romana, l'Arco di Augusto e il parco comunale. Per il resto la periferia è molto ridotta e ospita prevalentemente case di recente costruzione e i grandi alberghi prevalentemente occupati nella stagione invernale.
Palazzi:
La cattedrale di Aosta, presso piazza San Giovanni XXIII, ha uno stile eclettico, che non può essere facilmente definito dal momento che la struttura ha subito continui interventi e modifiche a partire dal dodicesimo secolo fino al 1848. All'interno potrete notare il grande organo a canne, pregevole strumento della casa Vegezzi Bossi, utilizzato anche per i concerti internazionali che hanno luogo durante l'estate. Come per la Cattedrale di Aosta, la Collegiata di Sant'Orso rappresenta uno dei massimi esempi di arte sacra. All'interno della stessa si possono ammirare diverse opere d'arte, fra le quali un magnifico mosaico altomedievale, il chiostro coevo, la cripta del Santo, gli stalli lignei istoriati del XV-XVI secolo. Esempio di architettura moderna è invece il Palazzo regionale, sede della Giunta, del Consiglio e dei maggiori uffici amministrativi. Sulla sua facciata e nei suoi giardini sono state poste realizzazioni artistiche a memoria dei principali artefici della storia e dell'autonomia valdostana. Il castello di Fénis occupa quella che potrebbe non sembrare davvero la collocazione ideale per una fortezza, in cima ad un tratto poco elevato dominato da larghi prati. La sua nascita e le prime fasi di sviluppo continuano a essere sconosciute e ignoriamo la storia del maniero sin oltre il 1200. Le prime citazioni del castrum Fenitii risalgono infatti all'inizio del XIII secolo e la struttura faceva già parte del patrimonio della famiglia dei visconti di Aosta. Le fonti attribuiscono la "costruzione" del castello, così come lo si vede oggi, ad Aimone di Challant. Sicuramente, il periodo che va dal 1320 al 1420, è stato determinante per l'edificio, che assunse gradualmente in quell'epoca un assetto quasi definitivo.
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