Varsavia: tesori trafugati tornano a casa

PERCHE’ SE NE PARLA Varsavia accoglie nuovamente una delle tante opere trafugate dai nazisti durante l'occupazione polacca. Proprio come in Monuments Men. “San Filippo battezza un servo della regina Kandaki”, di Johann Conrad Seekatz, del diciottesimo secolo, è stata rinvenuta a New York dove era stata venduta all’asta. Finalmente ora è tornata a casa., per la gioia di collezionisti e amanti dell'arte.

PERCHE’ ANDARCI Varsavia è il maggiore centro scientifico, culturale e artistico della Polonia. Nelle sue 70 università pubbliche e private studiano più di 200.000 studenti. E sono tanti e frequentati anche i centri artistici e culturali, tra cui il teatro dell’opera, l’operetta, l’opera da camera, la filarmonica, i 28 teatri, 35 musei e 60 gallerie d’arte. Lungo il “Tragitto Reale” si possono incontrate molti edifici storici: il percorso si snoda dalla Città Vecchia e dal Castello Reale fino al parco di azienki Królewskie (Bagni Reali) e al Palazzo del Belvedere.

VARSAVIA TRA GALLERIE D'ARTE E LOCALI

DA NON PERDERE Non perdete l'occasione di ammirare il panorama della città dall’alto: si può salire al trentesimo piano del Palazzo della Cultura e della Scienza, un grattacielo alto 234 metri nella zona moderna di Varsavia, da cui ammirare tutta la capitale, tagliata in due dal fiume Vistola. Questo edificio è anche detto Palazzo di Stalin: fu costruito infatti per suo volere come regalo alla città.

PERCHE’ NON ANDARCI Varsavia ha perso parte della sua storia durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Per questa ragione qualche piazza del centro potrebbe anche deludervi.

COSA NON COMPRARE Tanti i centri commerciali in giro per la città, ma se volete qualcosa di veramente caratteristico e artigianale, puntate alla Piazza del Mercato. In giro troverete bambole e cofanetti in legno, e tanti piccoli gioielli in ambra, che qui costa davvero poco.