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Necropoli longobarda protesi lama

Un longobardo con una lama al posto della mano?

Un Capitan Uncino longobardo è stato sepolto nella necropoli di Povegliano Veronese 

Archeologa
istockphotos
Scavi archeologici
PERCHE’ SE NE PARLA
Un ‘Capitan Uncino’ longobardo, o un personaggio di finzione horror? Probabilmente non doveva essere un personaggio mite qualsiasi l’uomo longobardo che, ritrovandosi con una mano amputata, scelse di farsi mettere una protesi con… lama. E’ stato infatti scoperto, presso la necropoli longobarda di Povegliano Veronese, che uno dei defunti aveva una lama di coltello al posto dell’avambraccio destro. Lo scheletro era stato riportato alla luce anni fa, quando il cimitero fu scoperto negli anni ’80, ma non ci si era mai resi conto che gli oggetti ritrovati assieme alle ossa potessero essere delle protesi. Una protesi, per la precisione: dalle analisi emerge che quest’uomo, che al momento della morte doveva avere tra i 40 e i 50 anni, usava quella lama come sostituto dell’avambraccio amputato. In epoca pre-antibiotici, l’operazione di amputazione doveva essere stata molto rischiosa. E poteva essere avvenuta come procedura medica per curare una ferita, oppure essere il risultato di una battaglia, o persino di una sentenza di condanna. L’uomo visse diversi anni dopo l’amputazione, e ora gli archeologi sanno che scelse una lama come protesi, e che tale protesi negli anni venne aggiustata e riposizionata, probabilmente per comodità del suo portatore.
 
PERCHE’ ANDARE
La necropoli si trova precisamente in località Ortaia, Madonna dell’Uva Secca. Scoperta negli anni ’80, è famosa soprattutto per la presenza di animali sepolti: un cavallo senza testa e due levrieri. Oltre 164 tombe di esseri umani, quasi tutte individuali, sono state riportate alla luce negli anni, molti ben preservati. Tra essi, lo scheletro del ‘Capitan Uncino’ longobardo.
 
DA NON PERDERE
Più che la necropoli, è il Museo Archeologico di Povegliano Veronese che permette di conoscere meglio il pezzo di storia longobarda dell’area. Tuttavia, si tratta di luoghi abitati sin dall’età del Bronzo e del Ferro, e difatti il museo conserva anche i reperti di queste epoche, ritrovati a Povegliano e nei dintorni. Non mancano reperti Celtici e romani.
 
PERCHE’ NON ANDARE
In tutta onestà, l’Italia longobarda può offrire visite molto più ricche, senza offesa per Povegliano. Tanto che esiste addirittura un circuito inserito dall’Unesco nella lista del Patrimonio Mondiale. E no, Povegliano Veronese non figura tra le località. 
 
COSA NON COMPRARE
Il paese non pullula di negozi di souvenir, per usare un eufemismo. 
Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
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