Un cane di bronzo dall’antichità britannica

Un ritrovamento archeologico avvenuto quasi per caso, con un metal detector utilizzato da due archeologi amatoriali: nel Glucestershire è venuto alla luce un piccolo tesoro di manufatti risalenti all’antichità romana. Tra loro, la statua di un cane di bronzo con la lingua fuori, intatta e perfettamente conservata, con tanto di minuziose decorazioni incise. Il ‘cane che lecca’ apparteneva probabilmente al tempio romano che si trovava a Lydney Park, poco lontano dall’area del ritrovamento. La figura aveva probabilmente una simbologia legata alla cura (il cane che lecca le ferite per farle rimarginare era un simbolo ricorrente, ritrovato in diversi punti dell’antico tempio romano) e alla guarigione. Il cane di bronzo così come gli altri reperti ritrovati risalgono circa al 4 secolo. Curiosamente, gli altri manufatti sembrano essere stati rotti deliberatamente, mentre il cane è intatto.
 

Lydney Park è un bellissimo parco compreso nella proprietà della Lydney House, magione del 17esimo secolo. Al suo interno, si trovano i basamenti di un antico tempio romano, ma il promontorio su cui si estende è stato abitato sin dall’età del bronzo. In attesa di vedere il ‘cane che lecca’ esposto in qualche galleria, visitare i giardini è un’esperienza che chi ama la natura e la verde campagna inglese non può mancare. Essendo una zona privata, occorre informarsi sui giorni in cui è aperta al pubblico, molto rari.
 

Si dice che l’antico tempio romano di Lydney Park godesse di una particolare energia, e che qui vi fosse una speciale aura guaritrice. Poteri che qualcuno ritiene essere ancora percepibili. I cani con la lingua di fuori simboleggiavano proprio questo nella mitologia celtica, che qui si interseca con quella romana creando un luogo energetico speciale.
 

I luoghi energetici sulla Terra sono molti, e spesso più affascinanti del tempio di Lyneday Park. Il Gloucestershire è perfetto per una vacanza bucolica, ma in quanto a resti antichi c’è molto altro da vedere in Inghilterra. 
 

C’è da scommettere che a breve i negozi di souvenir realizzeranno oggettistica a forma di ‘cane che lecca’.