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Tutti pazzi per l’India, la terra delle sorprese

Delhi, Mumbai, Chennai, Agra e Jaipur sono le città più visitate del Paese. Ecco cosa non perdere...

India, Agra, Taj Mahal
©iStock
India, Agra, Taj Mahal
PERCHE' SE NE PARLA 
L’India è, turisticamente parlando, un Paese in grande espansione. L'India ha contato, infatti, 23,3 milioni di turisti stranieri e nazionali solo nel 2016. Con una crescita del 10,7% rispetto al 2015, e generando introiti per 220 miliardi di dollari. Si prevede, inoltre, che il settore crescerà ad un tasso annuo del 6,8%. 

A pesare non poco anche il settore del turismo medico. Nell'ottobre 2015 aveva un valore stimato di 3 miliardi di dollari. E si prevede che crescerà ancora sino a raggiungere i 7-8 miliardi nel 2020. Nel 2014, Tamil Nadu, Maharashtra e Uttar Pradesh erano gli stati più gettonati tra i turisti. 

Con Delhi, Mumbai, Chennai, Agra e Jaipur città più visitate dell'India nel 2015. Il primato, si sa, aspetta a Delhi, che si è classificata al 28esimo posto, in tutto il mondo, per numero di arrivi di turisti stranieri.

PERCHE' ANDARCI 
Non è facile riassumere in poche righe le bellezze incredibili di questa terra. Ma ci proviamo ugualmente. Innanzitutto non si può cominciare con il Taj Mahal, ad Agra, dichiarato Patrimonio UNESCO, una delle nuove Sette Meraviglie del Mondo. Qui si trovano anche la Tomba di Itimad-ud-Daulah e il Forte.

Udaipur, invece, è considerata la Venezia d’Oriente, con i suoi laghetti e i suoi palazzi storici. C’è Harmandir Sahib, il Tempio d’oro, e Varanasi, sul Gange, punto d’accesso per il mondo divino. Come non citare Delhi, la capitale, dove si trovano la Tomba di Humayun, l’India Gate e il Rajpath.

Se avete altro tempo, visitate anche il Chennakesava Temple (Belur), il Bodhi Tree (Bodh Gaya) e il Dakshineswar Kali Temple (Calcutta).

DA NON PERDERE 
L’India non è solo un viaggio da fare, ma un’esperienza da vivere. Occorre entrare per bene nel tessuto sociale e culturale, per scoprire le grandi ricchezze di questo Paese. Occorre quindi spostarsi un po’, e vedere anche quello che di meno turistico c’è.



Molto bella, ad esempio, la regione dell’Assam. Iniziando dal Kamakhya Temple, il Purva Tirupati Shri Balaji temple e l'Umananda Temple di Guwahati, sua città principale. Imperdibile il Kaziranga National Orchid And Biodiversity Park, dove è possibile fare safari e tour a bordo di elefanti.

Spostandosi ancora, verso Tezpur, c'è il Mahabhairab Temple, mentre a Sibsagar il Talatal Ghar. Se passate da Jorhat, non dimenticate il Sukapha Samannay Kshetra.

PERCHE’ NON ANDARCI 
Esiste un notevole rischio di gastroenteriti (amebiasi, salmonellosi), e la possibilità di focolai di tifo, meningite ed encefalite giapponese (specie nel periodo monsonico) e sindrome da encefalite acuta. La malaria, come pure dengue e chikungunya, malattie trasmesse tramite la puntura delle zanzare, sono endemiche, specialmente nelle regioni meridionali ed orientali del Paese.

Si suggerisce, quindi, di adottare dovute precauzioni igieniche (es., lavarsi accuratamente e frequentemente le mani, bere acqua solo da bottiglie sigillate, etc.). Basta qualche accortezza, nessun allarme. 

COSA NON COMPRARE
Il cambio con la moneta vi favorirà, ma tanti sono i souvenir che si possono acquistare. Tantissime le riproduzioni, in vari formati e materiali, delle divinità locali. Ma anche bracciali, anelli, scarpe ed elefanti colorati. A volte i magneti costano più di tutto il resto. In mezzo a tanta bellezza, però, spuntano le palle di neve con i luoghi più turistici. No, questo retaggio souveniristico così occidentale anche no.
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