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Turchia, scoperta un'antica città sotterranea 

Si trova nella provincia di Kayseri, ma è diversa da quelle di Derinkuyu e Kaymakl?, in Cappadocia

Kayseri, Turchia 
©Google
Kayseri, in Turchia
PERCHE' SE NE PARLA 
E' stata scoperta, nella provincia centrale di Kayseri, in Turchia, un'antica città sotterranea con 52 camere. Secondo i ricercatori questo posto, che potrebbe presto essere aperto al turismo, potrebbe essere il primo del suo genere in Turchia. L'antica città sotterranea è diversa dalle sue simili della vicina provincia di Nev?ehir, che ospita l'antica città di Cappadocia. Queste ultime, infatti, sono state costruite in modo verticale, mentre le nuove scoperte in modo orizzontale. In generale lo scopo, però, era comune: sono state costruite dai popoli antichi come mezzo per cercare rifugio dalle invasioni. Offrono spazio di vita, trasporto, deposito di cibo, drenaggio e altro.
 
PERCHE' ANDARCI 
Sono circa 200 le città sotterranee, ad almeno due livelli, che sono state scoperte nell'area della Cappadocia. E circa 40 di esse hanno almeno 3 livelli di profondità. Le città di Derinkuyu e Kaymakl? sono tra gli esempi più belli di villaggi trogloditi sparsi in tutta la regione, veri e propri labirinti sotterranei utilizzati per scappare da eventuali invasori e per ingannarli nell'intricata rete cunicolare. Quella di Kaymakli è stata scavata tra il VI e il X sec., articolata su otto livelli, ma sono solo quattro quelli visitabili. La struttura raggiunge, nel suo complesso, una profondità di 45 metri. 
 
DA NON PERDERE 
Derinkuyu è la più grande città sotterranea della Turchia, ha 11 livelli, sebbene molti piani non siano ancora stati scavati. Ha un'area di 650 metri quadrati, e un tempo era connessa con altre città sotterranee, attraverso chilometri di lunghi tunnel. Con una capienza sino a 50.000 persone. Questo fu uno dei luoghi in cui si nascosero i primi cristiani che fuggivano dalle persecuzioni religiose decretate da Costantinopoli e dalle incursioni degli Arabi musulmani. La profondità massima è stimata intorno agli 85 metri. In questo spazio anche locali atti a fungere da deposito di alimenti, da cucine, chiese, stalle, stanze per la preparazione del vino e dell'olio. 
 
PERCHE’ NON ANDARCI 
In Cappadocia, durante l'inverno, fa molto freddo e nevica spesso, mentre in estate è molto secco e molto caldo, ma il livello di umidità non alto permette di sopportare le temperature. Il paesaggio è sempre molto bello vedere, tra i "camini delle fate" (le piramidi di terra) e scorci naturali. Unica accortezza: evitare i voli in mongolfiera, gettonatissimi in questa zona, durante le giornate di vento medio/forte. Condizione neanche tanto rara.
 
COSA NON COMPRARE 
I "camini" sono i grandi simboli di questa zona, e li ritroverete purtroppo in tutte le salse. In vendita anche tappeti, borse e simpatiche bambole con i vestiti colorati tradizionali. C'è anche il famoso occhio blu turco, un amuleto  contro il malocchio. Insomma, l'imbarazzo della scelta.
 
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