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K2 spedizioni Himalaya Nepal Kathmandu

K2, 60 anni dopo

Era il 31 luglio 1954 quando Lino Lacedelli e Achille Compagnoni conquistarono per la prima volta nella storia la cima della seconda montagna più alta della terra

K2
Courtesy of @it.wikipedia.org
K2
PERCHE’ SE NE PARLA Era il 31 luglio 1954 quando Lino Lacedelli e Achille Compagnoni conquistarono per la prima volta nella storia la cima del K2, con i suoi 8.611 metri la seconda vetta più alta del mondo. Il successo della spedizione, organizzata dal Club alpino italiano, fu determinato da un complesso lavoro di squadra guidata da Ardito Desio a capo di 30 uomini tra alpinisti, ricercatori e portatori hunza. Fondamentale anche l’apporto di Walter Bonatti e di Amir Mahdi. 

LE FOTO: LA SALITA SUL K2
 
PERCHE’ ANDARCI Il K2, conosciuto anche come Monte Godwin-Austen, posto nel gruppo del Karakorum appartenente alla catena dell'Himalaya, è con i suoi 8.611 metri di altitudine s.l.m la seconda montagna più alta della Terra dopo l'Everest. Si trova al confine tra la parte del Kashmir controllata dal Pakistan e la Provincia Autonoma Tagica di Tashkurgan di Xinjiang, Cina.
 
DA NON PERDERE Una volta che avrete goduto abbastanza delle incredibili e imponenti bellezze dell’Himalaya, non potete perdere la capitale del Nepal, Kathmandu, ricchissima di siti di interesse storico e religioso. Si parte con il Tempio di Swayambhunath, il tempio buddhista più antico del paese, e il Palazzo della Kumari, costruito in onore della dea Kali. E si procede con il Palazzo Reale e Durbar Square, il cuore pulsante di Kathmandu.
 
PERCHE’ NON ANDARCI Montagna e relative difficoltà implicite a parte, sconsigliamo una visita in Nepal nei mesi tra dicembre e gennaio per le temperature rigide, e il periodo tra maggio e settembre a causa del caldo e delle forti piogge monsoniche.
 
COSA NON COMPRARE Una terra magica, ricca di cultura e di spiritualità, che trasuda storia e leggenda, non può non produrre fantastici souvenir per la vostra vacanza. Dalle campane tibetane alle ruote per le preghiere, e poi coltelli, gioielli e maschere. Eccezion fatta per la tradizionale pashmina, diventata un po’ troppo banale.
Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
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