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Terracina, ritrovata la statua di Diana cacciatrice

Scoperta un'antica statua di marmo nei pressi di via Roma. Ora altri preziosi reperti potranno rivedere la luce...

Terracina, Lazio, mare
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Terracina
PERCHE' SE NE PARLA Ritrovata a Terracina, nei pressi di via Roma, dopo forse 2000 anni, una statua di marmo di epoca romana attribuibile a “Diana cacciatrice”. Gli esperti pensano che questa, un tempo, si trovasse al centro di una piscina termale di acqua calda, dove oggi insiste una stazione di servizio.  Ora si pensa che, con la continuazione degli scavi, altri preziosi reperti archeologici potranno finalmente rivedere la luce.
 
PERCHE' ANDARCI Terracina sorge nel centro costiero della Pianura Pontina nel più ampio golfo, che si estende per 15 km, in cui sono racchiusi i promontori del Circeo e di Gaeta. La sua spiaggia dalla sabbia dorata è lunga ben 4 km, servita da vari stabilimenti attrezzati,  che consentono anche di fare kite surf, windsurf, canottaggio e vela. Visitate il Monumento Naturale di Campo Soriano, famoso per l’altopiano carsico tra i più significativi di tutto il bacino del Mediterraneo.
 
DA NON PERDERE Il centro storico di Terracina si sviluppa intorno alla piazza principale, l’antico Foro Emiliano. Qui si trovano piazze e palazzi storici dell’epoca romana: i resti dell’Appia antica, il teatro romano, il Capitolium, palazzo Braschi, le tante chiese e le antiche mura di confine. La città è nota anche per alcune interessanti testimonianze di tipo storico-archeologico. Come il famoso tempio di Giove Anxur, facente parte del complesso monumentale che costituiva l’acropoli della città, sito sul Monte S. Angelo. Nei dintorni anche il Parco Nazionale del Circeo, a pochi chilometri dalla città.
 
PERCHE’ NON ANDARCI A Terracina i tecnici di Legambiente nel  2016 hanno scovato un punto inquinato, alla foce del canale Sisto. E nel 2015, invece, si è verificato un brutto episodio, ma durato poco, di un misterioso caso di acque maleodoranti e colorate di giallo. Ma, a parte queste eccezioni, il luogo merita. Eccome.
 
COSA NON COMPRARE Calamite con le conchiglie, piatti in ceramica colorati, palle di neve: tanti i souvenir decisamente kitsch. Allora meglio fare il pieno di prodotti enogastronomici locali: vino moscato e passito, frittura di paranza, pannocchie di mare, favette e tozzetti.
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