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Taranto, un sub scopre una statua ellenistica

Nella "città dei due mari" la storia è ovunque. Da non perdere il Museo Nazionale archeologico, piccolo grande tesoro cittadino

Taranto, mare, Puglia
iStock
Taranto
PERCHE' SE NE PARLA Rivenuta nel mare di Taranto, nel Salento, da un sub, Luca Dinoi, una statuetta di età ellenistica, raffigurante una donna che si tocca il piede. Questa, alta 40 centimetri, pare risalga al 4 secolo a.C. “Potrebbe essere di fattura ellenica – spiega il sindaco Ippazio Stefano - Ora sarà valutata dagli esperti. Intanto possiamo dire che si tratta di un fatto importante non solo per Taranto ma per tutto il Mezzogiorno. Un fatto che sia di buon auspicio per il futuro di Taranto. Stiamo lavorando affinché il reperto diventi patrimonio della nostra città”. La statuetta potrebbe essere solo una parte di un tesoro molto più vasto.
 
PERCHE' ANDARCI Taranto si affaccia sul Mar Ionio ed è anche conosciuta come "la città dei due mari", essendo bagnata dal mar Grande e dal mar Piccolo. Da alcuni viene anche definita "città spartana" con riferimento alla sua fondazione nell'VIII secolo a.C. Qui si trova il prestigioso Museo nazionale archeologico, tra le cui sale sono conservati vasi, mosaici, statue e tantissimi reperti risalenti in gran parte alla Magna Grecia. Chiese, castelli, palazzi, resti di antiche civiltà compongono il ricco patrimonio culturale di Taranto e del suo territorio. 
 
DA NON PERDERE La città offre interessanti punti di interesse storico e culturale: dagli antichi luoghi di culto, tra i quali i resti del Tempio Dorico e delle necropoli greco-romane, ai palazzi nobiliari, come Palazzo Pantaleo e Palazzo d'Ayala Valva. Imperdibile la cripta della Madonna della Grotta, una chiesa rupestre ipogea, che originariamente era un'antica tomba a camera romana di età imperiale. Le sue pareti sono decorate da affreschi risalenti agli inizi del XII secolo.
 
PERCHE’ NON ANDARCI Una città che merita, con un hinterland speciale, ma che vive un grande dramma. Che non colpisce i turisti, state tranquilli, quanto i residenti. Nel territorio per alcune patologie ci si ammala molto più che nel resto d’Italia. Secondo gli specialisti “si evidenziano tassi standardizzati più elevati in provincia di Taranto rispetto al pool nazionale e al pool sud per mesotelioma, carcinoma epatico, vescicale e polmonare nel sesso maschile a conferma della probabile responsabilità di esposizioni professionali”. Colpa dell'inquinamento. Che, a quanto pare, a molte istituzioni, locali e nazionali, proprio non importa.
 
COSA NON COMPRARE Tra i souvenir del Salento, spiccano quelli alla lavorazione della terracotta e della cartapesta, ma anche della pietra leccese, in tutte le forme e colori. Molto belli anche i tamburelli per suonare la pizzica. Bocciate le palle con la neve: nel Salento non è per niente caratterizzante. Scorso gennaio a parte. Notevole l’artigianato di Grottaglie, celebre per la produzione di vasellame in terracotta.
 
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