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Pompei, a Pasqua gli scavi sono gratis

Gli scavi archeologici saranno aperti anche il giorno di Pasquetta, ma a pagamento: ecco cosa vedere…

Scavi di Pompei
Courtesy of ©istockphoto
Scavi di Pompei
PERCHE’ SE NE PARLA La Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia ha comunicato che gli scavi di Pompei resteranno aperti anche domenica 5 aprile, giorno di Pasqua. Poiché questa ricorrenza cadrà proprio la prima domenica del mese, che secondo l’iniziativa Domenica al museo prevede l’ingresso gratuito ai luoghi culturali di ogni tipologia, anche gli scavi di Pompei saranno visitabili liberamente. Lunedì in Albis, invece, giorno di Pasquetta, l’ingresso sarà a pagamento. Durante la visita si possono ammirare le case con gli oggetti di uso quotidiano, le botteghe artigianali, le terme, il Foro, i templi, l’anfiteatro, affreschi e mosaici. Per il giorno di Pasquetta biglietti interi a 11€, ridotti a 5.5 €. Dalle ore 8.30 alle ore 19.30, con ultimo ingresso ore 18.00.
 
PERCHE’ ANDARCI Gli scavi archeologici di Pompei, iniziati per volere di Carlo III di Borbone, sono stati inseriti dall'UNESCO tra i beni Patrimonio dell'Umanità insieme alle rovine di Ercolano e Oplonti. E' la città meglio conservata di quell'epoca: la maggior parte dei reperti recuperati è conservata al museo archeologico nazionale di Napoli. Gli scavi hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, seppellita da una devastante eruzione del Vesuvio nel 79 d. C. Rappresentano uno spaccato di vita durante il periodo dei Romani, che trasformarono Pompei in una fiorente città commerciale. Gli scavi furono completati in gran parte verso la fine del 1800, quando fu riportata alla luce la Villa dei Misteri, oltre a Via dell’Abbondanza.
 
DA NON PERDERE Tra le tante tappe da non perdere, menzioniamo il Teatro che, costruito nel II sec a.C., poteva accogliere circa 5mila spettatori; il Foro, che racconta la vita pubblica di un cittadino dell'epoca; la Casa del Fauno, la più grande di Pompei, con un’estensione di quasi 3mila mq; l’Orto dei fuggiaschi, con i calchi dei corpi delle vittime dell'eruzione; il Lupanare, che rappresenta il lato più privato dei romani; l’Anfiteatro, che dava un posto a 20mila spettatori. 
 
PERCHE’ NON ANDARCI Troppi crolli negli ultimi anni: la cultura e la storia non possono ridursi in polvere o in frammenti. E poi il sequestro di 6 milioni di euro all’ex commissario non rendono gloria a un posto così intriso di arte e bellezza. Ci vuole maggiore controllo, la situazione è davvero vergognosa.

COSA NON COMPRARE Tantissime le imitazioni di riproduzioni di statue e monumenti risalenti al periodo romano. Ma attenzione alle truffe, spesso questi souvenir non sono di qualità: meglio rifornirsi nei negozi ufficiali.
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