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Mosul, tesori assiri tra le rovine dell'Isis 

Tornano alla luce, nel nord dell'Iraq, in seguito al ritiro dei miliziani, statue e sculture di inestimabile valore

Mosul, Iraq
©iStock
Mosul, Iraq
PERCHE' SE NE PARLA 
Tornano alla luce, nel nord dell'Iraq, a Mosul Est, statue e sculture di inestimabile valore risalenti all'epoca assira, in seguito al ritiro dei miliziani dell'Isis. Ora asserragliati a Mosul Ovest, ultima loro roccaforte nel paese. Secondo quanto riferito dagli archeologi, il Califfato ha distrutto una moschea sunnita mentre non ha toccato i bassorilievi assiri, risalenti a un’epoca antecedente all’Islam, rinvenuti in tunnel sotterranei. Qualcuno sostiene che la loro intenzione fosse quella di venderli al mercato nero. Risalenti al VI/V secolo avanti Cristo, facevano parte del palazzo del re assiro Esarhaddon, figlio di Sennacherib, e sono stati recuperati sotto la moschea sunnita di Giona. 
 
PERCHE' ANDARCI 
Mosul è il nome che diedero gli Arabi musulmani all'antica Ninive, la capitale assira menzionato anche nella Bibbia. Il sito di Ninive si trova sulla sponda orientale del fiume Tigri, mentre Mosul è sorta sulla sponda occidentale. La città è ricca di antichi luoghi storici e di antichi edifici: moschee, castelli, chiese, monasteri e scuole, molti dei quali hanno caratteristiche architettoniche e decorative di gran valore. Il centro storico è dominato da un dedalo di strade e case del XIX secolo. 
 
DA NON PERDERE 
Il museo Mosul contiene molti interessanti reperti provenienti dai siti archeologici delle antiche città assire di Ninive e Nimrud. Purtroppo due anni fa i militanti hanno distrutto gran parte degli antichi reperti assiri del museo. Da non perdere la Moschea degli Omayyadi, costruita nel 640 d.C. L'unica parte originale ancora esistente è il minareto alto 52 metri, chiamato Al-Hadba. Interessante anche la Grande Moschea, costruita da Nuriddin Zinki nel 1172 d.C. 
 
PERCHE’ NON ANDARCI 
A chi intendesse, sotto propria responsabilità, effettuare viaggi in Iraq, si consiglia massima cautela e attenzione anche alla luce dei possibili sviluppi riguardanti la tenuta della Diga di Mosul. Si raccomanda tuttavia di evitare gli spostamenti nella provincia di Ninive e di attenersi scrupolosamente alle indicazioni che verranno fornite sul sito della Farnesina e su quello dell’Ambasciata d’Italia in Iraq.
 
COSA NON COMPRARE 
L’Iraq è una meta turistica complessa, da prendere con le dovute precauzioni. Per tanti motivi, culturali, sociali e ideologici. La tensione che si respira si riversa anche sul mercato dei gadget, particolarmente povero.
Saperne di più su IL LUOGO DEL GIORNO
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