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Madagascar Atlantide continente perduto

Madagascar, scoperto il continente sommerso 

Si tratta di Mauritia, esistito fino a 80 milioni di anni fa, prima di sprofondare nell'Oceano Indiano

mauritia, continente
©iStock
mauritia
PERCHE' SE NE PARLA
Il Madagascar faceva parte di un altro continente. E'questa una delle ipotesi conseguente all'incredibile scoperta di pochi giorni fa, quando sono stati studiati i resti di un continente perduto. Si tratta di Mauritia, esistito fino a 80 milioni di anni fa, prima di sprofondare nell'Oceano Indiano. I primi indizi della sua esistenza risalgono al 2013, ma la scoperta è stata recentemente confermata dai nuovi dati raccolti dal gruppo dell'università sudafricana del Witwatersrand. 
 
Il continente perduto comprendeva non solo il Madagascar, ma anche l'India. Ed era probabilmente formato soprattutto da grandi isole che poggiavano tutte sulla stessa placca di crosta continentale. Potrebbe essere scomparso 80 milioni di anni fa, poco prima della nascita dell'Himalaya. Secondo i ricercatori è probabilmente sprofondato in seguito a movimenti tettonici. Da anni si ipotizzava che questa parte dell'Oceano Indiano potesse nascondere le tracce di un antico continente, ma ancora non c'erano prove a sufficienza. 

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PERCHE' ANDARCI
Il Madagascar, bellissima terra circondata dall’Oceano Indiano, la quarta isola più grande al mondo, non è soltanto mare da sogno e spiagge da cartolina. Ma è soprattutto la terra per eccellenza della biodiversità. A rappresentare bene questa terra sono i lemuri: sono più di 200 le specie presenti. E poi ci sono i camaleonti: ogni zona ha la sua più specie endemica diversa da quella delle zone circostanti. Ma è anche il paradiso degli uccelli: il "birdwatching" attira amanti della natura provenienti da tutto il mondo.
 
DA NON PERDERE
Grazie alla sua flora, il Madagascar si è guadagnato l'appellativo di "Santuario Della Natura": più di 12mila le specie di piante, 700 d'orchidee, più di 110 tipi d palme, moltissime spezie, piante da frutto. Tra i legni troviamo i baobab, bamboo giganti, l'ebano, il palissandro, baobab, alberi del viaggiatore, euphorbie, felci. Da non perdere il Parc National de l'Isalo, con i suoi immensi canyon di arenari; il Parc National des Tsingy de Bemaraha e le foreste pluviali di Atsinanana, suddivise in sei parchi, tra cui il famoso Parc National de Ranomafana.

 
PERCHE’ (E QUANDO) NON ANDARCI
Il Madagascar viene colpito ogni anno da diversi cicloni temporali, che provocano più o meno danni. Per la vostra visita scegliete uno dei mesi tra aprile ed ottobre; tra novembre e marzo, invece, c'è la stagione delle piogge, che comporta un innalzamento del tasso di umidità non indifferente. Particolarmente pericoloso è il mese di febbraio, da evitare.
 
COSA COMPRARE E COSA EVITARE
Borse in paglia, tessuti coloratissimi, tantissimi ciondoli e manufatti in legno. Qui, ovviamente, il souvenir rimanda all'arte tribale. E a quella africana, sempre povera ma artigianalmente affascinante. Tantissimi i rimandi, ovviamente, alla natura: tra i soggetti più ricorrenti, camaleonti, tartarughe, lemuri e baobab. Poi ci sono delle semplicissime magliette in cotone con le classiche scritte banali. Evitabili.
 
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