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Israele, una tomba egiziana nella terra dell’Apocalisse

Quello di Megiddo era uno degli insediamenti più antichi del Medio Oriente: fu abitato da circa 7000 a.C. al 586 a.C.

Megiddo, Israele
©iStockphoto
Megiddo, Israele
PERCHE' SE NE PARLA 
Scoperta nell’antica città-stato cananea di Megiddo, nel nord di Israele, una sontuosa camera funeraria risalente a 3.600 anni fa. Prima che la dinastia regnante si arrendesse alla potenza dell’esercito di Thutmose.Il sito archeologico, Patrimonio Unesco, è stato ultimamente oggetto di diversi scavi archeologici, che hanno portato alla luce palazzi, templi e mura cittadine dell’età del bronzo e del ferro (fra il 3.300 e 586 a. C.). La camera conteneva i resti di tre individui: un bambino fra gli otto e i dieci anni, una donna di circa 35 anni e un uomo fra i 40 e i 60 anni. Tutti adornati di gioielli d’oro e d’argento. Potrebbero appartenere alla dinastia reale che governò la città prima che venisse conquistata dagli Egizi nel XV secolo a. C.

PERCHE' ANDARCI
Quello di Tel Megiddo è uno degli insediamenti più antichi del Medio Oriente. Era un importante ramo culturale ed economico che collegava l'antico Egitto e l'Assiria. Questa zona fu abitata da circa 7000 a.C. al 586 a.C.. La città raggiunse la sua massima estensione nell'età del Bronzo Medio, ma prosperò sino alla tarda età del bronzo. La città subì nei secoli diverse distruzioni e rinascite, sino a essere definitivamente abbandonata attorno al 586 a.C. 

DA NON PERDERE  
Secondo l’Apocalisse ipotizzata dalla religione cristiana, il Monte Megiddo, la collina che domina la valle dove si trova l'attuale kibbutz, è il luogo dove si terrà la battaglia finale tra bene e male. Questa corrisponderà alla fine dei tempi, all’Armageddon menzionato nel Nuovo Testamento in Apocalisse 16:16.

PERCHE’ NON ANDARE
In considerazione delle attuali tensioni in corso in Israele, la Farnesina raccomanda di elevare la soglia di attenzione, tenere un comportamento prudente ed evitare ogni assembramento. Nonché di limitare allo stretto necessario le visite nella Città Vecchia di Gerusalemme e nei suoi dintorni.
 
COSA NON COMPRARE 
Ceramiche e pietre, oggetti sacri e spezie colorate: qui è tutto così caratteristico da non poter fare a meno di portare tanti e diversi souvenir. Tanti e molto venduti anche i prodotti terapeutici a base dei sali del Mar Morto. Tanti gli articoli religiosi, ovviamente. E c’è chi vende anche la sabbia della Terra Santa: da evitare.
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