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ricette facili italiane frutta e verdura di stagione febbraio

Viaggi di gusto: 5 ricette di stagione

L'Italia dei sapori tipici in cinque ingredienti che non possono mancare nelle tavole di febbraio

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Verdure e ortaggi carote, carciofi, broccoli, cavolfiore
FAGIOLI
Majella, i fagioli in bianco e nero. Vengono chiamati "socere e nore" per il contrasto dei colori del seme, si coltivano da sempre nel Parco abruzzese e sono un ottimo ingrediente per ricette di primi piatti.
 

Fagioli "socere e nore" ©www.parks.it

CAROTE
In Abruzzo, il gusto della carota del Fucino. Di colore arancio intenso e con polpa estremamente croccante, la Carota dell’Altipiano del Fucino è l’unica in Italia che può “vantare” la certificazione IGP. Ottima se gustata cruda in insalata, è perfetta anche per la preparazione di puree, succhi, vellutate, minestre e dolci. 
 
RADICCHIO
A Chioggia "Radecio de ciosa": il più sapido di tutti quelli coltivati nel mondo, prende il nome dal luogo che gli ha dato fama conosciuto come "Piccola Venezia", a sud della laguna veneta. Figlio del famoso Radicchio di Treviso, il primo a fregiarsi in Europa del marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP), si distingue per la forma sferica molto compatta, le foglie di colore rosso più o meno intenso con nervature centrali bianche che richiamano quella di una rosa.
 

Radicchio rosso di Chioggia ©argav.wordpress.com

CARCIOFO
A Roma qulli "alla giudia". Primo in Italia ad aggiudicarsi l'IGP, il "cimarolo" cresce nella provincia di Roma ed è esaltato in svariate ricette tra cui quella tipica della cucina ebraica. Chiamato anche "cimarolo" o "mammola" il carciofo romanesco è il primo in Italia ad essere tutelato a livello comunitario con il marchio IGP. Prodotto simbolo del litorale laziale, in particolare la zona di Cerveteri e Tarquinia, è un alimento particolarmente ricco di sostanze nutritive importanti per il nostro organismo: contiene sodio, potassio, calcio, fosforo, ferro, proteine, vitamine e una particolare sostanza presente nelle foglie e nello stelo, chiamata “cinarina” in grado di favorire la diuresi renale e regolarizzare l'intestino.


Carciofi romaneschi ©Wikimedia Creative Commons

ZUCCA
Nella Val Belluna profumo di zucca tutto l'anno. Sono almeno due secoli che la zucca assume un ruolo di estrema rilevanza negli orti delle famiglie contadine della Val Belluna, anche se, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non è stato il suo utilizzo in cucina a causarne la diffusione.
 
 
 
 
 
 
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