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Sagre Emilia Romagna Festa Sant'Antonio a Trebbia

Turtlitt, la tradizione più dolce di Sant'Antonio

I tipici tortelli ripieni hanno origine nella Val Trebbia, dove a gennaio viene dedicata una sagra al sacerdote 

tortelli ripieni dolci
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Tortelli dolci
Tra le bellissime valli che circondano Piacenza, la Val Trebbia. Questa valle, situata a sud della città, è stata formata dall’omonimo fiume che nasce in territorio genovese scorrendo per circa 118 chilometri, fino a sfociare nel fiume Po. È una vallata storica: nella parte più pianeggiante si svolse la famosa battaglia della Trebbia, in cui l’esercito cartaginese guidato da Annibale sconfisse quello romano.
 
La frazione S.Antonio a Trebbia si prepara per la tradizionale Sagra anche quest’anno. La manifestazione prenderà il via con il momento più atteso, la Grande Benedizione degli animali. Si parte l’11 gennaio alle 20 con il triduo dedicato alla benedizione dell’olio, del sale e del pane.
 
"La proeva generala" è il titolo della commedia in dialetto piacentino che la Filodrammatica Turris di Piacenza presenta venerdì 13 gennaio alle ore 21 presso il salone Bongiorni. Domenica 15 invece ci sarà la Camminata dei Turtlitt, una suggestiva passeggiata che si snoda tra le strade lungo il Trebbia verso il ponte Paladini. Nel pomeriggio il Grande Corteo degli animali, partirà dalla piazzetta di via Turbini. Il Grande Corteo recupera in forme moderne una tradizione secolare di festa di ringraziamento per i raccolti dei campi dell’anno appena finito e di augurio per quelli venturi. 
 
 
Da questa tradizione ha avuto origine il tipico dolce di Piacenza: il Turtlitt ad Sant’Antoni. I turtlitt sono i tipici tortelli dolci ripieni di castagne, amaretti e mostarda. Si ritiene che siano nati proprio all’inizio di gennaio, quando in ogni casa erano disponibili ingredienti avanzati tipici del Natale. Della ricetta dei Turtlitt ad Sant'Antoni è depositaria la signora Giuseppina Zucca.
 
 
Questi dolcetti hanno ricevuto nel 2007 la certificazione De.C.O. (Denominazione di origine controllata). Quella piacentina è una cucina strattamente legata ai lavori e ai prodotti dei campi, sia delle zone di pianura che di quelle collinari o di media montagna. E' costituita da piatti semplici e robusti, con ingredienti di provenienza agricola e scarsamente lavorati. I turtlitt sono consumati a Carnevale, ma l’origine di questi deliziosi gnocchetti è legata al borgo di Sant’Antonio a Trebbia e alla celebrazione della festa patronale che ricorre il 17 gennaio.
 
È proprio in questa valle piacentina che ogni anno, in quella data, gli abitanti del luogo e delle frazioni limitrofe, si recavano nel borgo a ricevre la benedizione che il sacerdote impartiva a loro, ai campi e agli animali. Tutti insieme, poi, si riunivano per consumare i turlitt per le strade o nelle case. In passato, era usanza comune quella di consumare i pasti nelle proprie abitazioni insieme agli abitanti dei luoghi vicini. I turlitt erano fritti nello strutto, tanto da invadere con il loro profumo le vie del borgo, e venivano gustati rigorosamente caldi.
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