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Tartufi da museo nel senese

Tartufi da museo nel senese

A caccia di tartufi nel primo museo italiano dedicato al pregiato tubero. Siamo nel piccolo borgo senese di San Giovanni d'Asso, tra gli scenari della Val d'Orcia.

Museo tartufo
Ponte naturale tra le Crete Senesi e la Val d’Orcia, in un territorio punteggiato da casali, borghi e castelli, sorge il piccolo centro di San Giovanni d'Asso. Luogo di attrazione del luogo è il trecentesco Castello di San Giovanni che nelle sue stanze ospita un museo molto particolare: il primo in Italia dedicato al tartufo.

Aperto alla fine del 2004, il museo – realizzato dopo un anno e mezzo di lavori e 500 mila euro di investimento –  è diviso in quattro sezioni, due nel piano interrato dedicate al mistero del tubero e ai sensi, le altre due che affrontano il tema della vista, con un enorme tartufo a dimensione umana, e  il centro documentazione con contributi multimediali, al piano terra.

In tutto l’area copre 250 metri quadrati lungo i quali si accede a un percorso alla scoperta del “diamante della tavola”, fatto di storia, credenze popolari, sensi e fondamenti scientifici.  L’oro bianco, così come viene chiamato non solo per via del prezzo, ma anche perché, come le pepite, si cerca sottoterra, è il fiore all’occhiello dell’economia del paese.

Nella zona vi sono 300 tartufai uniti in un’associazione ed è ai nastri partenza un consorzio dei tartufai delle crete senesi con un centro di trasformazione. Al celebre tubero San Giovanni d'Asso, oltre al museo permanente, dedica ogni anno una mostra legata all’arte e alla cultura. Il prossimo appuntamento sarà quello in programma dal 4 al 26 marzo al castello per la festa del tartufo marzuolo con stand gastronomici, degustazioni di prodotti tipici, mercatini, passeggiate nelle tartufaie e convegni a tema.

Il complesso fu realizzato in più fasi costruttive il primo risale alla seconda metà del XII secolo quando era sede dei funzionari imperiali in Toscana, poi la proprietà passò in mano a diverse famiglie senesi che ne modificarono nel tempo la struttura originaria, passando dall’iniziale fortificazione, ad una dimora di tipo signorile, agli inizi del Quattrocento. Nel tempo la proprietà venne frazionata e oggi il Comune ne ha acquisito una parte, destinandola a nuova sede municipale.

Infolink:
www.museodeltartufo.it

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