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Ossa di Morto: i biscotti più spaventosi della Sicilia

In occasione della notte più paurosa dell'anno si possono preparare i dolcetti della tradizione locale che hanno una storia lunga ed un piccolo "segreto"

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©mediaphotos/iStock
Dolcetto o scherzetto?
Che si cerchi qualche ricetta un po' speciale per la notte di Halloween o che si voglia rendere omaggio ad una delle usanze più gustose ed affascinanti legate alla commemorazione dei defunti, la tradizione gastronomica siciliana riuscirà a deliziare il palato con le croccanti Ossa di Morto, i biscotti tipici del 2 novembre che sorprendono per la loro semplicità, la loro forma ed un piccolo “segreto” legato alla loro preparazione.

LA TRADIZIONE La tradizione legata alla commemorazione dei defunti in Sicilia ha origini antichissime, risalenti niente meno che al X secolo. Il giorno del 2 novembre è da sempre l'occasione per ricordare i propri cari che non ci sono più in maniera serena immaginando che, per un giorno, ritornino tra noi per condividere un giorno di festa. Ed è proprio in questa ottica che da secoli la Sicilia celebra il giorno dei defunti, che a lungo ha rappresentato per i bambini ciò che oggi rappresenta il Natale. Era, infatti, proprio il 2 novembre il giorno in cui i più piccini ricevevano doni e dolci che, secondo la tradizione, venivano loro offerti dai parenti defunti che tornavano, per una notte, in visita dei propri cari ancora in vita, lasciando dei regali come ringraziamento per essere rimasti presenti nei loro ricordi. Per l'occasione, i bimbi, la notte tra il 1 e il 2 novembre, lasciavano del pane e dell'acqua come offerta ed un paio di scarpe che i parenti passati a miglior vita calzavano per fare il giro della casa e visitare i familiari. Prima di fare ritorno nel luogo di riposo, lasciavano dentro alle scarpe o nascosti per le stanze, doni e dolci per i più piccoli che spaziavano dalla frutta candita, alla frutta martorana, preparata con la pasta di mandorle, sino ai croccanti biscotti diffusi in diverse zone della regione chiamati Ossa di Morto. Questi dolcetti sono protagonisti del giorno dei defunti e, in città come Messina, fanno parte dell'assortimento di prelibatezze che è ancora usanza far trovare ai bambini in un cesto la mattina del 2 novembre.

LA DENOMINAZIONE A seconda delle zone di produzione questi biscotti assumono nomi differenti. Se a Palermo vengono spesso chiamati Mustazzoli, in altre località della Sicilia sono conosciuti come Scardellini o Paste di Garofano. A Messina portano il nome tradizionale di Ossa di Morto (anche nella versione dialettale di “Ossa i Mortu”), che deriva sia dalla forma con cui spesso vengono preparati sia dalla consistenza croccante.

LE CARATTERISTICHE Le Ossa di Morto sono davvero inconfondibili. Si presentano, infatti, come croccanti biscotti costituiti da una base più scura e morbida sormontata da un guscio più duro e chiaro. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, si ottengono con un unico impasto a base di acqua, farina, zucchero e spezie (solitamente cannella e chiodi di garofano), le cui componenti si separano durante la cottura.

LA PRODUZIONE Il particolare aspetto e le diverse consistenze delle due parti che formano il biscotto si ottengono seguendo con attenzione il lungo procedimento di preparazione che consiste nel realizzare l'impasto e lasciarlo seccare per diversi giorni sino a che la superficie non si è completamente asciugata. E' proprio così che si forma il guscio chiaro che rimarrà intatto durante la cottura in forno. La parte interna del biscotto, invece, rimasta umida, con il calore tenderà a sciogliersi e colare dalla base del dolcetto ed, essendo formata prevalentemente da zucchero, si caramellerà assumendo la consistenza più morbida ed il sapore dolce che caratterizza la base del biscotto.

LA CULTURA Secondo la tradizione popolare durante la notte di Ognissanti i defunti escono dai cimiteri e sfilano in corteo disponendosi in modo che davanti marcino, per primi, coloro che sono morti per cause naturali seguiti, nell'ordine, da chi è morto giustiziato, da chi è morto in disgrazia, da chi è morto improvvisamente e poi da tutti gli altri.

IN CUCINA Nonostante il procedimento per la preparazione di questi biscotti sia, sostanzialmente, abbastanza semplice, non sempre si riesce ad ottenere la tipica reazione che caratterizza le Ossa di Morto. E' comunque piacevole e divertente provare a prepararli in casa facendo attenzione a lasciarli seccare in un luogo molto asciutto in modo che la farina dello strato superficiale riesca a solidificarsi in maniera stabile.

La ricetta: Ossa di Morto. Ingredienti: 1 chilo di farina, 1,2 chili di zucchero, un cucchiaino di cannella in polvere, 1 cucchiaino di chiodi di garofano tritati finemente, acqua. Fate bollire l'acqua (circa un bicchiere e mezzo) poi aggiungete lo zucchero mescolando fino a che non otterrete un composto denso e trasparente. Aggiungete le spezie alla farina, poi sistematela a fontana facendo colare gradualmente al centro lo sciroppo di acqua e zucchero. Lavorate con le mani fino ad ottenere un impasto uniforme e sodo aggiungendo, se necessario, dell'acqua. Realizzate un lungo filoncino e tagliatelo a tocchetti dando ad ognuno la forma che preferite. Sistemate i dolcetti su un vassoio foderato di carta forno, poi lasciateli riposare per circa 3 giorni senza mai girarli. Trasferiteli, quindi, su una teglia da forno distanziandoli per bene l'uno dall'altro e cuocete a 180° fino a che lo zucchero che cola al di sotto dell'involucro bianco non si sarà ben caramellato. Lasciate freddare i biscotti, poi staccateli dalla teglia e serviteli in tavola.

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IL TERRITORIO Paesaggi unici ed inconfondibili, località ricche di storia ed una tradizione gastronomica che regala prelibatezze per tutti i gusti. La Sicilia è un trionfo di bellezza e di fascino che promette indimenticabili soggiorni arricchiti dal profumo degli agrumi e dagli scenari mozzafiato offerti dalle isole che emergono al largo della sua costa.

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