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Fiumalbo: weekend romantico tra i Celti e il Medioevo

In provincia di Modena l'antico borgo accoglie i suoi visitatori in un romantico concentrato di suggestioni antiche e sapori tradizionali

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©Wikipedia/Massimiliano Caniparoli/CC-BY-SA 3.0
Una veduta di Fiumalbo
Pittoresche suggestioni celtiche che si fondono con incantevoli atmosfere medievali, boschi lussureggianti che incorniciano il centro abitato, cime appenniniche che dominano il paesaggio. Così si presenta Fiumalbo, un paese della provincia di Modena che per il suo fascino senza tempo ha meritato l'inserimento nell'elenco dei Borghi più Belli d'Italia. Passeggiare per le stradine in pendenza, scoprire le antiche tradizioni ed i sapori del territorio, camminare in mezzo alla natura all'ombra dei monti Frignano e Cimone rendono ogni soggiorno una piacevole occasione da condividere con una persona speciale, assieme alla quale lasciarsi travolgere dall'incanto senza tempo di questo piccolo gioiello emiliano.

Le origini del borgo sono antichissime e sono state collocate all'epoca della discesa dei Celti in Italia, nel IV secolo a.C.. Sembrano, infatti, proprio di origine celtica i caratteristici casoni collocati nel borgo delle Valdare e lungo la strada che da Fiumalbo giunge sino a Doccia, ai piedi del Cimone. Alcune delle tipiche costruzioni mantengono ancora l'antica copertura in paglia di segala e il tetto a gradoni in arenaria. Tipicamente celtiche anche le cosiddette "marcolfe", sculture in pietra raffiguranti visi sgraziati, spesso poste sulle facciate delle case per allontanare gli spiriti maligni. Si tratta, generalmente, di volti femminili alcuni dei quali paticolarmente inquietanti come quella dal volto di lupo, che campeggia su un muro a Ca' de Gabani e quella posta su una facciata in località Danda.

Il centro storico di Fiumalbo non è meno intrigante. Qui sono le atmosfere medievali a far innamorare, oltre alla bellezza dei numerosi edifici storici che punteggiano le vie del borgo. Da non perdere una sosta nella piazza principale vegliata dalla chiesa di San Bartolomeo Apostolo che custodisce tesori preziosi di elevato valore storico ed artistico, e dalla chiesa dell'Immacolata Concezione, chiamata anche "dei Bianchi" perchè un tempo ospitava l'omonima confraternita. Nella piazza a fianco della cattedrale, invece, si erge la cosiddeta "chiesa dei Rossi" (dal nome della confraternita di cui era sede), intitolata a Santa Caterina, che oggi ospita il Museo d'Arte Sacra. Sono davvero numerosi gli edifici religiosi che impreziosiscono il borgo, e tra di essi meritano certamente una visita anche l'Oratorio di San Rocco in stile rinascimentale toscano, posto all'ingresso del borgo, la chiesa di San Michele Acangelo, modificata nel corso dei secoli a partire dal XIII e fino al XX, e quella dei Santi Donnino e Francesco, di origine seicentesca, poi modificata nel corso del secolo successivo.

E per chiudere in bellezza una bella giornata tra le bellezze di Fiumalbo, vale la pena sedersi al tavolo di uno dei suoi ristoranti per assaggiare le prelibatezze del territorio, come le tipiche tigelle, con impressa la rosa celtica, gli ottimi salumi, i formaggi, spesso utilizzati come farcitura dei borlenghi, i piatti a base di funghi, la tradizionale zuppa di cavolo nero, e il dolcissimo croccante che si dice sia nato proprio qui, ispirato dalla bontà del miele di castagno e delle mandorle bianche.

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